Per la Cassa di Risparmio di Orvieto finisce l’era Banca Popolare di Bari. Il Mediocredito Centrale, la controllata di Invitalia intervenuta per il salvataggio dell’istituto pugliese, nel suo piano industriale prevede infatti lo scorporo delle due banche ed il controllo diretto della Cassa di Risparmio di Orvieto.
Sarà dunque il Mediocredito Centrale a provvedere alla ricapitalizzazione da 27 milioni di euro. E alla riorganizzazione dell’istituto umbro, con le sue 41 filiali e 280 dipendenti. Sportelli che, come si legge ancora nel piano industriale, per il momento verranno tutti mantenuti. Anche se si dovrà garantire un taglio dei costi di gestione, soprattutto quelli amministrativi. Sono inoltre previste assunzioni di particolari figure.
Per il Cassa di Risparmio di Orvieto il Mediocredito Centrale individua il mercato di riferimento in quello locale, umbro e del Lazio.
Un piano che finora ha trovato il consenso delle organizzazioni sindacali. Un divorzio con Bari che viene accolto favorevolmente a Orvieto, in attesa di verificare se, fattivamente, la storia banca tornerà a operare per il territorio. Ed anche ciò che avverrà nel prossimo futuro, all’interno del risiko bancario.