Città di Castello

Covid, record positivi in 24 ore, +42. Vescovo e sindaco in preghiera davanti ai patroni

Ad un anno esatto dalla scoperta del primo caso di Covid-19 in Italia, a Codogno (Lodi), il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e il vescovo monsignor Domenico Cancian si sono riuniti in preghiera stamattina (sabato 20 febbraio) nella cripta della cattedrale tifernate.

Un momento di raccoglimento – molto simile a quello vissuto nel marzo scorso nella chiesa della Madonna delle Grazie – “per chiedere la grazia, davanti ai patroni Florido, Amanzio e Donnino, della fine della pandemia, la guarigione di coloro che soffrono, il conforto e il coraggio per chi sta prestando servizio alla comunità, con grande abnegazione e grande disponibilità”, hanno dichiarato Bacchetta e Cancian.

Covid, record “nero” con 42 casi in 24 ore

Purtroppo per il Comune di Città di Castello è passata un’altra giornata nera: nelle ultime 24 ore, infatti, è arrivato il record di positivi tifernati in un solo giorno, 42 nuovi casi, a fronte di 20 guariti, per un totale attuale di 436 contagi. “La tendenza alla crescita del contagio è considerevole e preoccupante ed è l’effetto della circolazione delle varianti inglese e brasiliana, fortemente aggressive e nettamente prevalenti rispetto al Coronavirus tradizionale” ha osservato il sindaco.


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Salgono a 43 le vittime tifernati con Covid

Purtroppo aumenta anche il numero di persone decedute, l’ultima stanotte (20 febbraio), che riguarda una signora di 57 anni, la vittima tifernate finora più giovane tra le 43 complessive.

Muzi Betti, buone notizie

Un fatto positivo per fortuna arriva dall’Asp Muzi Betti: ad oggi infatti sono rimasti solo 4 ospiti positivi al Covid-19. Il focolaio di 100 persone contagiate tra anziani e operatori sanitari è stato praticamente debellato, “con grande fatica e grande lavoro” ha aggiunto Bacchetta.

Le parole e la preghiera del Vescovo

Ad un anno di distanza siamo ancora in piena emergenza sanitaria, sociale ed economica”, ha detto monsignor Cancian, nel ricordare “con tanta gratitudine tutti coloro che si sono adoperati per far fronte a questo terribile male”.

Il presule ha quindi dedicato una particolare preghiera “alle persone che ci hanno lasciato, davvero tante, troppe. Le ricordiamo con affetto unitamente ai loro familiari nel dolore, che il Signore conceda loro la gioia eterna della comunione dei santi e ai familiari il conforto umano e cristiano di tutti. Preghiamo infine perché il Signore renda efficaci le cure e i vaccini e ci aiuti a risvegliare in modo condiviso le migliori energie che possediamo a beneficio della nostra comunità”.

Matrimonio in zona rossa

Nel giorno dell’anniversario del primo caso di Covid-19 in Italia, alla preghiera del sindaco Bacchetta e del vescovo Cancian si è unito anche un segnale di speranza e fiducia nel futuro. Come alla vigilia di Natale, la sala del consiglio comunale ha ospitato un nuovo “matrimonio in zona rossa”, quello di cui sono stati protagonisti stamattina (20 febbraio) i tifernati Eleonora Della Rina e Giorgio Margheri, che davanti all’ufficiale di stato civile Daniela Salacchi, si sono giurati amore eterno alla presenza delle testimoni Emanuela Della Rina e Maria Telene Margheri.