Mentre a Roma, pur tra frenate e smentite di consulenti e politici, il Governo ribadisce l’avvio dell’anno scolastico il 14 settembre, nei comuni umbri si procede in ordine sparso per cercare di garantire l’avvio delle lezioni in sicurezza.
Da lunedì inizieranno i test sierologici su professori e personale Ata. Test a cui, in caso di esito positivo, seguirà un tampone. Ma che al momento sono su base volontaria, anche se fortemente caldeggiati dai dirigenti scolastici.
Intanto il presidente di Anci Umbria, De Rebotti, con una lettera indirizzata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e all’assessore all’Istruzione e Diritto allo Studio, Paola Agabiti, ha chiesto che venga istituito, con urgenza e in tempi brevi, un Tavolo di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti per fare il punto della situazione sulla scuola e su tutto ciò che a essa è inerente (trasporto scolastico, mensa, etc.). Così da evidenziare eventuali carenze, mettere in campo e concordare congiuntamente soluzioni efficaci e tempestive, laddove necessarie.
Per De Rebotti la scuola e la sua riapertura in sicurezza, secondo le misure anti Covid, rappresentano una priorità che non può essere derogata, né improvvisata.
Intanto lunedì mattina si terrà un incontro in Regione per affrontare il tema dei trasporti. Al summit parteciperanno gli assessori regionali Melasecche e Agabiti e i responsabili di Busitalia e dell’Ufficio scolastico regionale. L’ipotesi al vaglio è quella di ridurre del 50 per cento la capienza degli autobus per limitare i rischi di contagio. A quel punto si renderebbe però necessario mettere in campo un maggior numero di mezzi e aumentare le corse.