E’ Giuseppe Foccià il 77enne morto martedì all’ospedale di Perugia per complicazioni legate al Covid. Si tratta della 91esima vittima in Umbria dall’inizio della pandemia, la 15esima tra i residenti a Perugia. Giuseppe era il papà di Angelo Foccià, il maresciallo dei carabinieri morto nel 1999 mentre era in missione in Bosnia Erzegovina.
Nelle ultime 24 ore a Perugia si contano altri 31 positivi al Coronavirus. Solo 3 le persone dichiarate guarite. Con il numero dei positivi che sale a 439. la maggior parte sono asintomatici o con sintomi lievi. Ma ci sono anche 23 ricoveri, di cui 3 in terapia intensiva.
All’ospedale Santa Maria della Misericordia i pazienti Covid in totale sono 30, di cui 6 in terapia intensiva.
Intanto, tra i positivi ci sono nuovi casi in Regione. Questa volta i contagi hanno coinvolto personale dell’Assemblea legislativa umbra. E a Palazzo Cesaroni sono scattate le quarantene di chi è venuto a contatto con le persone contagiate.
Prosegue l’attività di tracciamento e verificare sui contatti delle persone risultate positive. Primo giorno per la nuova postazione pit stop spostata dalla Usl da piazzale Europea al parcheggio di Umbra Acque a Santa Lucia. Lunghe file nella prima mattinata, poi dopo le 10 la situazione si è stabilizzata. Per evitare comunque code di auto, la Usl sta pensando di inserire nell’invito a presentarsi per il tampone, oltre al giorno, anche l’orario indicativo, così da spalmare gli arrivi durante la giornata.
A regime la Usl pensa di poter effettuare circa 50 tamponi l’ora in questa postazione. Alla postazione devono presentarsi coloro che hanno ricevuto la chiamata da parte della Usl. E cioè coloro che, in base alle valutazioni dei medici di base, presentano sintomi sospetti o i contatti dei soggetti già risultati positivi individuati attraverso l’indagine epidemiologica.