Riunione del Cor (Centro operativo regionale) per l’analisi dei contagi Covid in Umbria, la situazione degli ospedali e l’andamento delle vaccinazioni.
L’ospedale da campo della Regione, finanziato dalla Banca d’Italia ed allestito nel parcheggio dell’ospedale di Perugia ma ancora inattivo, inizierà ad ospitare i primi pazienti Covid da mercoledì 10 marzo.
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico, ha informato che saranno attivati 22 posti letto per i pazienti Covid, per ora senza le terapie intensive. Sono in corso tutte le attività formative per il personale sanitario che opererà, in team multidisciplinari, nella struttura. In caso di necessità, ha detto Giannico, saranno altresì attivati anche posti letto per terapie intensive.
La Regione ha contestato alla ditta che ha consegnato l’opera strutture più piccole rispetto a quelle da capitolato, con la conseguente difficoltà ad operare secondo i normali standard ospedalieri.
Nel corso dei lavori del COR è stato anche ribadito che, a seguito delle misure di contenimento della diffusione del virus adottate, in Umbria si è registrata una costante diminuzione dei positivi, soprattutto in provincia di Perugia.
Anche se permangono aree dove la diffusione resta alta, come nel caso del Folignate. Così come si sta assistendo ad una crescita del numero dei nuovi positivi nella provincia di Terni.
Quanto al piano vaccinale, il commissario d’Angelo ha affermato che nel periodo 1/5 marzo sono state effettuate in Umbria complessivamente oltre 17 mila vaccinazioni, grazie all’allungamento dell’orario dei punti dove vengono effettuate le vaccinazioni, ora operativi dalle ore 8 alle 19 dal lunedì al sabato, e dalle ore 8 alle 14 la domenica. Punti che nei prossimi giorni saranno ulteriormente aumentati.
Nei primi giorni della prossima settimana saranno anche avviate le vaccinazioni per il personale degli Istituti penitenziari e saranno avviate le prenotazioni per il personale dei Servizi essenziali e per i soggetti in condizioni di salute fragili.
Il direttore Nodessi, infine, ha informato i membri del COR circa i contenuti della riunione che si è svolta questa mattina tra i rappresentanti di tutte le Regioni italiane ed il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, ed il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso della quale si è discusso degli interventi da mettere in atto, d’intesa con le Regioni, al fine di potenziare la capacità di distribuzione e somministrazione dei vaccini, anche in vista dell’incremento delle dosi disponibili.
Nel corso della riunione il direttore Nodessi ha informato i partecipanti della scelta effettuata in Umbria di utilizzare il vaccino Astrazeneca fino al 90 per cento dei quantitativi disponibili, riducendo quindi la quota di scorta al 10 per cento, anche in considerazione dei tempi più lunghi per la somministrazione della seconda dose di questo vaccino (circa 75 giorni). Scelta questa che il commissario nazionale Figliuolo ha condiviso, invitando tutte le Regioni italiane a fare altrettanto.