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Covid, la Regione: curva dei contagi frena | Il Cts decide sui nuovi divieti

A poche ore dalla riunione del Comitato tecnico scientifico nazionale, che dovrà valutare l’impatto dell’emergenza Covid nelle regioni italiane (attese ulteriori restrizioni in aree rimaste finora “gialle”) il direttore della Ssanità umbra, Claudio Dario, vede alcuni segnali positivi dai dati dell’Umbria. Dario sottolinea come la curva dei contagi cominci “a rallentare la crescita”. Un rallentamento che, secondo i tecnici della Regione, è nell’ordine del 30%. In risultato attribuito alle misure restrittive adottate.

Misure anti Covid, l’ordinanza della Regione
con i divieti fino al 22 novembre

Dario evidenzia poi che l’indice Rt (che calcola sinteticamente capacità di diffusione del virus) “non è peggiorato, anzi”.

Una lieve flessione si riscontra anche nella curva dei ricoveri dei pazienti Covid.

Sulla base di questi dati, dopo il briefing con il gruppo epidemiologico regionale, la presidente Tesei ha emesso oggi l’ordinanza che proroga le misure più restrittive rispetto alle norme in vigori per le aree “arancioni”, imponendo la didattica a distanza anche per le scuole medie (critici i sindacati) e chiusure domenicali a centri commerciali e negozi.

Covid, l’aggiornamento sui contagi in Umbria

Nell’ultimo giorno (i dati della protezione civile sono aggiornati a oggi, venerdì 13 novembre, alle ore 14) su circa 5 mila tamponi processati i nuovi positivi in Umbria sono 604 con quasi mille (990) guariti. Le persone attualmente positive al Coronavirus in Umbria scendono dunque a 10.395.

I ricoverati passano da 423 a 427: di questi, 68 sono in terapia intensiva.

Altri 8 decessi

Purtroppo si registrano 8 ulteriori decessi di pazienti di Assisi, Narni, Passignano, Perugia, San Gemini, Terni, Trevi e uno di fuori regione.

Gestione della seconda ondata Covid,
la Procura di Perugia indaga dopo l’esposto Codacons

La nuova classificazione delle Regioni

Nel tardo pomeriggio l’Istituto superiore di sanità ha confermato le anticipazioni circolate sulle nuove fasce di rischio delle Regioni. Con Toscana e Campania che passano in zona rossa, mentre Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia diventano zone arancioni.

Questa quindi la nuova classifificazione:

Zona gialla: Lazio, Molise, Provincia di Trento, Veneto, Sardegna;

Zona arancione: Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo, Puglia, Sicilia, Basilicata;

Zona rossa: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Bolzano, Toscana, Campania, Calabria.

La nuova suddivisione entrerà in vigore da domenica 15 novembre.

(aggiornamento ore 19.00)