L’emergenza Covid mette a rischio le grandi manifestazioni in autunno a Perugia. Dopo il parere negativo del Comitato della protezione civile ad Eurochocolate, Comune e Regione (a cui spetta la decisione finale) si sono incontrate con i rispettivi tecnici per provare un piano “b”.
Le idee suggerite dal patron Guarducci cercano di superare il principale nodo posto dagli esperti della protezione civile, e cioè il controllo degli accessi e soprattutto la tracciabilità dei visitatori.
Per il primo, si pensa a varchi obbligatori per accedere agli stand e alle aree di Eurochocolate, con misurazione della febbre all’ingresso. E un numero di visitatori ammessi ancora più limitato rispetto a quanto inizialmente ipotizzato.
Sul tracciamento Guarducci ha proposto “Tracciok”, una card che consente appunto di tracciare i visitatori e poter agevolare così le autorità sanitarie nella ricostruzione della catena dei contatti in caso di contagio da Covid. E che il patron di Eurochocolate ha mostrato su Twitter scrivendo; “Non ho altre carte da spendere”.
E’ una corsa contro il tempo, visto che l’edizione 2020 di Eurochocolate è fissata al 16 ottobre. E la macchina organizzativa da mettere in moto è imponente.
Intanto, con le stesse incertezze, il Comune di Perugia lavora per la Fiera dei morti. Pubblicato. Pubblicato un avviso dell’Ente per i commercianti ambulanti che intendono partecipare. Con l’avvertenza che “lo svolgimento di manifestazioni commerciali di così ampia affluenza non è programmabile con certezza, stante il perdurare della situazione di emergenza sanitaria”.
Il Comune invita quindi gli interessati a seguire le ulteriori comunicazioni sulla Fiera dei Morti che saranno pubblicate sul sito istituzionale.