Il Tar dell’Umbria ha respinto la richiesta, avanzata da un gruppo di genitori, di sospendere immediatamente l’ordinanza con cui la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, obbliga alla didattica a distanza gli studenti delle classi seconde e terze della scuola media.
Senza entrare nel merito del provvedimento, il presidente del Tar ha per ora respinto, senza contraddittorio, la richiesta di sospendere gli effetti dell’ordinanza regionale per il tempo che andava dal deposito del ricorso (lunedì) alla data fissata per l’udienza. Nel ricorso, infatti, i genitori avevano chiesto di far tornare gli studenti a scuola subito, sospendendo gli effetti dell’ordinanza regionale, anche senza attendere la costituzione della controparte e la fissazione dell’udienza per discutere la questione nel merito.
La sospensione avrebbe comportato un ritorno a scuola di soli tre giorni, visto che l’ordinanza oggi in vigore ha validità fino al 6 dicembre. Ritenendo il presidente del Tribunale che questo non sia un danno irreparabile, vista anche la situazione generale.
Tuttavia i genitori che hanno presentato il ricorso ricordano che sono quattro settimane che, ordinanza dopo ordinanza, gli studenti umbri delle medie non vanno a scuola, con un provvedimento più restrittivo rispetto a quanto previsto dal Dpcm regionale.
Ora dipenderà dalla nuova ordinanza della presidente Tesei. Perché se si riaprono tutte le scuole medie, allora si perderebbe l’interesse da perseguire con il ricorso al tar.
Se invece nel nuovo provvedimento dovesse essere previsto il prolungamento dello stop alle lezioni in presenza, allora i genitori, presumibilmente, saranno costretti ad impugnare anche la nuova ordinanza.