L’aggiornamento quotidiano del bollettino covid-19 in Umbria, rilasciato dalla Regione alle 13:49, riporta numeri tendenzialmente stabili, anche se non ancora buoni.
Praticamente ferma la crescita della curva epidemiologica che ieri era arrivata a scendere grazie ai quasi mille guariti.
Questo l’aggiornamento nel dettaglio:
Dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico nazionale tenutasi ieri, il commissario regionale della sanità umbra, Claudio Dario, aveva riportato di leggeri segnali positivi.
Sulla base dei dati pubblicati dal Ministero della Salute, l’Umbria risulta stabile in diversi parametri. Questo permette al valore Rt, l’indice che calcola sinteticamente la capacità di diffusione del coronavirus, di fermarsi a 1,43 (dato aggiornato all’11 di novembre).
Questo valore è compatibile con lo Scenario 3: Rt regionali significativamente compresi tra Rt=1,25 e Rt=1,5. Il che ha permesso di far rimanere l’Umbria nella zona arancione, fino a prossima valutazione settimanale.
C’è da aggiungere che la Regione Umbria, per mezzo di ordinanze specifiche, aveva già stretto le maglie dei comportamenti oltre a quelli previsti dai vari DPCM nazionali, anticipando le azioni di contenimento che sono arrivate con il passaggio da zona gialla ad arancione, di una settimana fa.
Ancora oggi alcune restrizioni locali vanno oltre quelle italiane, ragione per cui l’ente ha pubblicato alcune slide riassuntive dei comportamenti da tenere e le regole da seguire, in modo da arginare la diffusione del virus sul territorio.
Resta pressoché invariata la situazione dei ricoveri negli ospedali, anche se vengono segnalate alcune criticità nel reperimento dei dispositivi di protezione per il personale sanitario, che sta lavorando a turni forzati nei reparti covid e non solo.
Per quanto riguarda gli ospedali, salgono a 429 (+2 rispetto a ieri) le persone attualmente ricoverate a causa del virus Sars Cov 2, di cui 68 in terapia intensiva (numero invariato).
Questo il dettaglio dei ricoveri:
Le vittime, per complicazioni legate al Covid, anche oggi si confermano nel numero di otto e si registrano nei comuni di Assisi, Corciano, Giano dell’Umbria, Gubbi, Narni, Spoleto (2) e uno di fuori regione.