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Covid, c’è il Dpcm: le nuove regole per sport, cinema, lavoro, scuola, feste e cene

Dopo una lunga mediazione nella notte, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Speranza hanno firmato il nuovo Dpcm per le misure anti Covid. Nuove regole per lo sport amatoriale, i tifosi sugli spalti, cinema e teatri, lavoro, scuola, uso della mascherina. E poi norme e raccomandazioni per movida, ristoranti e locali, cene e feste in casa.

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Mascherina obbligatoria

Dovremo sempre portare con noi la mascherina. Da indossare in tutti i luoghi chiusi fuori da casa (l’uso è però “fortemente raccomandato” se ci sono persone non conviventi) e all’aperto se non viene garantito il reale isolamento. Non è obbligatoria per i bambini sotto i 6 anni, per chi ha patologie che ne rendono incompatibile l’uso, quando si fa attività sportiva.

Sport amatoriali

Vietati tutti gli sport di contatto amatoriali. Quindi niente calcetto o partita a basket tra gli amici. Gli sport di contatto sono consentiti per gli iscritti alle società sportive, anche dilettantistiche, nel rispetto dei protocolli anti Covid.

Tifosi allo stadio

Si è cercato di tutelare gli sport professionistici. Consentita una percentuale massima di riempimento degli impianti sportivi del 15% della capienza e comunque con non più di mille spettatori. Dovrà essere garantita la distanza di un metro e con misurazione della febbre all’ingresso. Le Regioni, in relazione all’andamento dei contagi nel proprio territorio ed alle caratteristiche dell’impianto, possono stabilire un diverso numero massimo di spettatori.

Cinema e spettacoli

Per cinema, concerti e spettacoli resta il limite dei 200 partecipanti in luogo chiuso e dei mille all’aperto. Numero che le Regioni possono variare d’intesa con il Ministero. I posti devono essere assegnati, con la distanza di un metro l’uno dall’altro.

Scuola, stop gite

Niente gite scolastiche quest’anno. Bocciate, finora, le proposte per aumentare il ricorso alla didattica a distanza per gli istituti superiori.

Movida, bar e ristoranti

Stretta sulla movida: bar e ristoranti dovranno chiudere alle 24. dalle 21 scatterà il divieto di consumare bevande e cibo in piedi. Restano chiuse sale da ballo e discoteche.

Feste private e cene

Vietate anche le feste private, anche in casa. Per quanto riguarda le cene, si è scelta la linea più soft: nel Dpcm c’è una “forte raccomandazione” ad evitare di invitare in casa più di 6 persone (anche se parenti) non conviventi.

Ovviamente a queste norme generali i presidenti di Regione o anche i sindaci potranno derogare, in modo più restrittivo, con specifiche ordinanze in caso di criticità locali legate alla diffusione del Covid.

Quarantena e lavoro

la quarantena passa da 14 giorni a 10. Trascorso questo periodo si effettuerà un solo tampone: se risulta negativo, si interrompe la quarantena.

Laddove possibile le attività professionali possono essere svolte anche mediante modalità di lavoro agile (smart working) da casa o in modalità a distanza.

Viaggi da e per l’estero

Nuove restrizioni per chi viaggia. Chi arriva nel territorio italiano da Paesi diversi da San Marino, Città del Vaticano e tutti i altri Paesi UE e Schengen per i quali non sono previste limitazioni, deve presentare un’autodichiarazione in cui indica motivo dello spostamento, provenienza e arrivo e dati utili per il rintracciamento ai fini di una eventuale sorveglianza sanitaria.

I viaggiatori che arrivano in Italia da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord o che vi hanno soggiornato nei precedenti 14 giorni, possono entrare in Italia solo con tampone negativo fatto nelle 72 ore antecedenti l’arrivo oppure farlo al loro arrivo in aeroporto o in una struttura sanitaria entro 48 ore.

Resta vietato l’ingresso per turismo in Italia a chi viene dai seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro e Colombia.