Non solo fibrillazioni politiche dopo la giornata di confronto (e scontro) tra i big regionali del centrodestra, ora anche la possibile grana sanitaria
Centrodestra sull’allerta dopo il conclave di maggioranza di venerdì a Deruta. E non solo per le conseguenze politiche di quell’incontro che ha aperto (ma ancora non chiuso) la discussione su alcuni nodi, tra cui il dossier sanità e il possibile rimpasto di Giunta invocato da Fratelli d’Italia.
Maggioranza in conclave,
ecco cosa si sono detti veramente
Questa volta la “verifica” è sanitaria, dopo che il coordinatore regionale della Lega, l’onorevole Virginio Caparvi, è risultato positivo al Covid.
Lui è rimasto tutto il giorno insieme ai membri della Giunta e consiglieri regionali e agli altri parlamentari umbri del centrodestra, pranzo compreso.
Le nuove norme per chi ha avuto un contatto con un positivo non prevedono più la quarantena per i vaccinati con booster, ma l’obbligo dell’uso della mascherina Ffp2 e l’autosorveglianza. Per gli altri invece isolamento di 5 giorni.
Al vertice di maggioranza non aveva potuto partecipare il coordinatore di Forza Italia, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, perché già positivo al Covid. La positività del primo cittadino di Perugia aveva richiesto qualche controllo ai sindaci che, insieme a lui, avevano partecipato alla marcia per la pace in Ucraina. In quel caso, però, il corteo si era svolto all’aperto, con messa finale in cattedrale, ma muniti di mascherina.
A Deruta, invece, i politici hanno parlato (e urlato, in qualche caso) faccia a faccia. Condividendo anche il pranzo. Con qualche conseguente rischio in più di contagio, nonostante la foto per la stampa in cui tutti sono seduti a tavola e indossano la mascherina. Alcuni dei presenti si sono già premuniti di scongiurare l’eventuale contagio effettuando un test antigenico in farmacia.