Giornata nera in tutta l'Umbria (oltre 2700 casi) e nell'Alto Chiascio, anche Sigillo e Costacciaro hanno fatto registrare il rispettivo picco giornaliero più alto da inizio pandemia | Il numero dei ricoveri resta comunque basso
E’ boom di casi Covid a Gubbio. Il Comune dei Ceri, in queste ultime 24 ore, ha fatto registrare il picco più alto da inizio pandemia, sfiorando addirittura i 100 positivi un solo giorno (+93).
Il lungo serpentone di auto (nella foto) che da giorni “intasa” la “strada dritta” che porta alla sede della Protezione civile, dove si fanno i tamponi, è un’immagine più che esaustiva.
Fortunatamente tra tutti questi nuovi contagi, che fanno balzare il totale a 243, ci sono solo 2 ricoveri (+1 rispetto a ieri), a conferma della scarsa virulenza della variante Omicron, che resta comunque molto contagiosa.
In questa giornata nera del 28 dicembre – dove in tutta l’Umbria si sono registrati addirittura 2717 nuovi positivi (+10 ricoveri) – risale anche Gualdo Tadino in virtù dei 35 casi in più a fronte di 9 guariti. Anche in questo caso si tratta del picco record dall’avvento del Covid per il Comune della Rocca Flea. Gli attualmente contagiati sono ora a 124, di cui due ospedalizzati.
Altri record giornalieri (i più alti da inizio pandemia) li fanno registrare sia Sigillo, con +9 casi, raggiungendo 24 positivi in totale, sia Costacciaro (+6), ora a 15. In entrambi i Comuni non ci sono però ricoveri, così come a Valfabbrica (+4), oggi arrivato a quota 30. Un ospedalizzato a testa invece a Fossato di Vico (+3), oggi a 42, e a Scheggia (+4), a 14.