Nas in azione in tutta Italia dopo le inchieste su due morti sospette in Sicilia | Dosi del lotto in questione utilizzate dalla Usl1 anche a Perugia
Anche in Umbria dosi del lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca che Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha precauzionalmente ritirato su tutto il territorio nazionale.
Decisione assunta a seguito della morte del militare 43enne Stefano Paternò e del poliziotto 50enne Davide Villa, deceduti in Sicilia dopo aver effettuato la vaccinazione (il giorno dopo nel primo caso, dopo 5 nel secondo). Casi (sui quali è stata aperta un’inchiesta) che seguono le segnalazioni nel Nord Europa, tanto che alcuni Paesi hanno sospeso le somministrazioni, in attesa delle verifiche dell’Ema (l’Agenzia europea del farmaco).
Vaccini, Rezza: “Giusto
fare accertamenti su Astrazeneca”
Le verifiche in Italia e in Umbria
In tutta Italia sono via via partite da parte dei Nas sequestri del lotto ABV2856 del vaccino Astrazeneca. Ed anche verifiche sugli effetti collaterali eventualmente accusati da chi si è sottoposto al vaccino.
In ogni lotto ci sono mezzo milioni di dosi, distribuite (e in gran parte utilizzate) in molte regioni. Le dosi non utilizzate si stanno sequestrando in queste ore.
Anche in Umbria è stato somministrato il lotto in questione.
Sicuramente è stato utilizzato nel Perugino per le prime somministrazioni al personale scolastico (come dimostra la foto di un certificato rilasciato dalla Usl1, che pubblichiamo), da sabato 27 febbraio. Ma anche dalla Usl2, almeno a Foligno, Spoleto, Terni. Vaccini da quel lotto sono stati utilizzati anche per le forze dell’ordine. In tutto circa 3500 in tutta la regione.
Pur in presenza di febbre, anche alta, ed altri malori in alcuni soggetti, la sanità regionale non ha finora comunicato particolari criticità.
Ovviamente le autorità sanitarie regionali seguiranno tutte le indicazioni che arrivano da Aifa e dal Ministero della Sanità, oltre a fornire piena collaborazione ai Nas. I carabinieri hanno sequestrato un centinaio di dosi.
La Regione ha immediatamente sospeso la somministrazione di quel lotto
A seguito del divieto di utilizzo da parte dell’Aifa delle dosi di vaccino Astrazeneca ricomprese nel lotto ABV2856 (arrivata alle ore 13,26), la Regione Umbria si è immediatamente attivata (ore 14,10) per inibirne la somministrazione in tutti i punti vaccinali.
Lo ha comunicato in serata l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, rendendo noto che l’ultima somministrazione di dosi provenienti dal lotto ABV2856, è antecedente alla comunicazione dell’Aifa.
La Regione ha dato mandato di bloccare l’utilizzo del vaccino e di trattenere le dosi non utilizzate del lotto in questione.
Le vaccinazioni proseguono
La Regione chiarisce che anche in Umbria, come nel resto d’Italia, è stato bloccato solo quel lotto. Le vaccinazioni con le altre dosi di Astrazeneca proseguono come da prenotazioni.
(aggiornamento ore 21.35)
La nota di Aifa
Questa la nota ufficiale di Aifa:
“A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, AIFA ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea.
Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi.
AIFA sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i NAS e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità.
AIFA comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.
Astrazeneca, le decisioni in Italia e in Europa
Danimarca, Norvegia e Islanda hanno temporaneamente sospeso l’uso del vaccino Astrazeneca, nonostante le rassicurazioni fornite dal produttore e da Ema. E i risultati finora ottenuti in Gran Bretagna, dove il vaccino Astrazeneca è stato ampiamente utilizzato. Secondo l’Ema, non ci sarebbero evidenze di correlazioni tra il vaccino e i rischi sulla coagulazione del sangue.
Astrazeneca: non emerse prove
di aumento rischio embolia o trombosi
L’Italia ha deciso di sospendere il solo lotto ABV2856 da cui sono state assunte le dosi inoculate al sottufficiale della Marina e al poliziotto deceduti in Sicilia.
Vaccini, si cambia:
le nuove priorità
Il nuovo piano vaccini
Proprio le attese forniture del vaccino Astrazeneca hanno indotto le autorità sanitarie a rivedere il piano di vaccinazione anti Covid, per imprimere una decisa accelerazione. Con nuove categorie prioritarie e indicazioni sulle fasce di età recepite anche dall’Umbria.