Nelle ultime 24 ore, a Città di Castello, sono stati registrati 17 nuovi positivi al Covid-19, altrettanti guariti, e anche un tifernate deceduto, un signore di 91 anni che si trovava nella propria abitazione e non era ricoverato in ospedale.
La situazione vede oggi 304 attualmente positivi (699 in totale da inizio emergenza), di cui 293 in isolamento contumaciale e 11 ricoveri (uno in terapia intensiva). I decessi totali, con quest’ultimo, arrivano a 19. I guariti sono 376.
“Il fatto che le ultime cifre si equivalgano – commenta il sindaco Luciano Bacchetta – conferma la tendenza ormai consolidata di una presenza ancora significativa di nuove positività, che testimoniano la circolazione del virus, ma anche di numerose guarigioni, che evidenziano come nella maggior parte dei casi la malattia passi più velocemente che in passato”.
“Il tifernate deceduto – ha aggiunto il sindaco – certifica invece che il Covid continua ancora a mietere vittime e che quindi dobbiamo essere prudenti, anche se la situazione complessiva permette di guardare in maniera più serena all’emergenza”.
Stamattina il sindaco ha avuto un incontro con il commissario straordinario dell’Usl Umbria 1 Gilberto Gentili, durante il quale, tra gli altri argomenti, è stato toccato anche quello della situazione del Covid in città: “A Città di Castello i numeri nella seconda ondata sono nettamente migliori rispetto al resto della regione e c’è stata una gestione meno angosciosa e difficile rispetto alla prima fase, anche se il numero dei positivi è stato molto alto, ma ci sono stati in proporzione molti meno ricoveri e molti meno deceduti” ha sottolineato Bacchetta.
Il sindaco ha quindi aggiornato sulla situazione della Muzi Betti, “dove sono state quasi completate tutte le valutazioni legate alla positività di due operatrici e una ospite di 100 anni, con i tamponi effettuati su tutti gli altri che hanno dato e stanno dando responso negativo, per cui sembra che la situazione non presenti criticità particolari”.