Un incremento tariffario del 2% sul costo dell’acqua per il 2019. Questo è quanto deliberato nell’ultima riunione dell’Auri, avvenuta lo scorso 27 luglio. Una notizia che ha indignato per primi Marco Gasperi e Marcello Rigucci, rispettivamente capigruppo di M5S e Lega.
“Sono soldi che chiaramente entreranno nelle casse dell’azienda privata Umbria Acque s.p.a – dichiarano i due consiglieri comunali di opposizione – azienda che, ricordando tutte le segnalazioni fatteci dai cittadini del Comune e non solo, più che acqua ci sembra che dispensi disservizi”.
Questo ulteriore 2% contribuirà a rendere la nostra acqua entro pochi anni, un bene di lusso a Città di Castello e in tutta l’Umbria. Vogliamo anche sottolineare come gli aumenti di tariffa non corrispondano mai minimamente a nessun miglioramento del servizio
“A fronte di questo aumento, non viene richiesto nulla – concludono Gasperi e Rigucci, che porteranno la questione in Consiglio comunale – semplicemente Umbria Acque chiede e i nostri ‘non-rappresentanti’ comunali danno. Tutti i cittadini sappiano che sono mesi che chiediamo i documenti relativi ad Umbria Acque e che riceviamo da parte dell’Amministrazione Comunale di Città di Castello ostruzionismo e mancanza di trasparenza”.