Ad aprile l'inflazione segna un forte rallentamento rispetto alle dinamiche dell'anno precedente
Perugia più cara di Terni, pur con una dinamica dei prezzi in flessione, come del resto si osserva in tutta Italia.
Scende anche in Umbria il termometro dell’inflazione. Che ad aprile, rispetto allo stesso mese di un anno fa, segna a Perugia un +1% ea Terni un +0,7%, rispetto a una media nazionale che si attesta sullo 0,8%.
Nella provincia di Perugia, dunque, l’andamento dell’inflazione è leggermente al di sopra dello scorso anno. E di quasi un punto percentuale inferiore rispetto alle province dove i prezzi corrono di più secondo la classifica stilata dalla Cgia di Mestre: Siena, Brindisi e Venezia.
L’anno prima (ad aprile 2023 rispetto allo stesso mese del 2022), nella provincia di Perugia i prezzi erano aumentati quasi del 9%. Dinamica simile si era registrata in provincia di Terni, dove l’incremento era stato dell8,5%.
Ora la febbre dei prezzi sembra contenersi. E ci sono addirittura zone d’Italia dove i prezzi cominciano a scendere: nelle province di Teramo, Trento, Pescara, Biella, Caserta, Campobasso, Imperia e Aosta (dove il calo del costo della vita sfiora l’1%).
Ma soprattutto, come rivela la Cgia di Mestre, l’Italia ha ora l’inflazione più bassa dell’Unione Europea. La domanda è se questo basterà per indurre la BCE a rivedere al ribasso i tassi di interesse.