“I problemi legati all’organizzazione e al numero dei vigili urbani di Gualdo Tadino sono sempre maggiori“.
Così il consigliere comunale della Lega Alessia Raponi, che punta il dito contro un comando di Polizia municipale gualdese “sotto organico, nonostante il reintegro dei vigili andati in pensione, che non agevola di certo il lavoro degli stessi, né aiuta la tutela dei cittadini“.
Raponi aggiunge che proprio a causa della mancanza di personale, “durante tutta l’estate, non si è impiegato nemmeno un vigile urbano nel lavoro notturno, nonostante siano anni che chiedo all’Amministrazione di prevedere tale servizio per coadiuvare il lavoro delle altre forze dell’ordine”.
A queste condizioni si possono creare anche gravi disservizi proprio come alcune notti fa durante un concerto in Piazza Mazzini: l’ambulanza chiamata per soccorrere una persona colta da malore in Piazza Martiri della Libertà, volendo accedere dall’ingresso di Corso Italia, è stata bloccata perché non si è potuto far scendere il pilone all’ingresso della via, in mancanza del servizio dei vigili urbani, unici detentori delle chiavi. L’ambulanza è stata costretta a fare il giro opposto perdendo minuti preziosi per il soccorso.
“Altro problema – continua il consigliere di opposizione – è legato alla decisione dell’amministrazione di collocare permanentemente un vigile al controllo del monitor della telecamera posta sull’ascensore che da piazza Beato Angelo porta alla ‘piattaforma’. Tuttavia, occupare un vigile di fronte a un monitor, significa avere meno personale a disposizione per eventuali problematiche più importanti. Se lo scopo è quello di far fronte immediatamente a possibili rotture dell’ascensore, vorrei informare l’amministrazione dell’esistenza di allarmi e servizi gratuiti operativi H24“.
“Insomma – conclude Raponi – Consorzio di Polizia municipale, personale sottorganico e impiegato in maniera errata, fanno sì che a tutt’oggi, tale servizio, invece di essere migliorato e sovradimensionato, subisca una battuta d’arresto nei numeri e nelle scelte di occupazione. Il buonsenso vuole che a tutela dei cittadini e della sicurezza vengano fatte scelte migliorative e non peggiorative“.