di Mirko Menicacci (*)
Continua la spogliazione del centro storico di Trevi e l’impoverimento di tutto il territorio comunale a causa delle scelte miopi degli amministratori di sinistra.
La prossima tappa di questo processo che gli amministratori trevani non riescono ad invertire, sarà il trasferimento del comando della stazione del Corpo Forestale dello Stato in un altro comune.
Questo, pare, si verificherà perché il Corpo Forestale dello Stato chiede di avere dei locali in comodato d’uso gratuito, mentre il comune di Trevi chiede 200 euro di affitto al mese.
Evidentemente il comune di Trevi è alla canna del gas se non riesce neanche a trovare 200 euro al mese pur di mantenere la presenza di un’istituzione storica ed importantissima per la cura del territorio, del paesaggio e dell’ambiente come quella del comando del Corpo Forestale dello Stato.
Il comune di Trevi sarà privato di una presenza storica, ma soprattutto di un servizio fondamentale per la tutela del patrimonio montano e boschivo ed importante presidio per la sicurezza ambientale e non solo.
In un momento in cui i cittadini chiedono sempre più certezze è una scelta ingiustificabile e gravissima permettere che una forza di polizia lasci la città.
Ma la scelta è ancora più grave ed inconcepibile se si pensa che a fronte del comune di Trevi che non riesce a trovare un accordo per mantenere il comando del Corpo Forestale dello Stato, c’è un comune molto più piccolo, Campello sul Clitunno che non solo ha già pronta la sede, ma la cede tranquillamente in comodato d’uso gratuito con pagamento di utenze compreso e pare che abbia chiesto addirittura un finanziamento regionale per costruirne una nuova. Questo significa avere a cuore le sorti del proprio comune: complimenti al sindaco di Campello che in questa vicenda sta cercando splendidamente di tutelare e curare gli interessi della propria città, a differenza degli amministratori trevani.
Il comando di Trevi ha competenza sui comuni di Montefalco, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi, pertanto è assolutamente prioritario che il comune più grande dei quattro ne ospiti ancora la sede, se serve anche stipulando un contratto di comodato d’uso gratuito.
Il sindaco e la giunta se hanno a cuore le sorti del territorio devono fare di tutto per tenere il comando a Trevi.
E’ opportuno infine ribadire per l’ennesima volta che l’amministrazione comunale di Trevi, a causa dei progetti faraonici, ma fallimentari, attuati negli ultimi dieci anni, ha speso talmente tanti soldi che non può più permettersi neanche di mettere a disposizioni di istituzioni importanti come il Corpo Forestale dello Stato i propri locali. E Trevi si impoverisce; ed i cittadini non hanno più i servizi!
(*) Consigliere comunale Pdl Trevi