“Fiduciosi e umili, seguendo la scia dei nostri padri, rinnoveremo l’atto di affidamento e di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della città di Terni e della Diocesi e si invitano sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, fedeli laici, autorità e istituzioni pubbliche e quanti lo desiderano ad unirsi spiritualmente alla celebrazione eucaristica e alla preghiera di affidamento, e ogni famiglia ad accendere una candela e partecipare comunitariamente e con devozione a questa preghiera per la Città e per il popolo”. E’ l’invito del vescovo Giuseppe Piemontese che, giovedì 19 marzo, festa di san Giuseppe e giornata dedicata dai vescovi alla preghiera per l’Italia, alle ore 10.00, nella cattedrale di Santa Maria Assunta, presso l’altare della Madonna della Misericordia, compatrona di Terni e della Diocesi, celebrerà la messa a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli. Al termine, il vescovo e il sindaco di Terni, Leonardo Latini, pronunzieranno la preghiera, rinnovando solennemente l’affidamento della città di Terni e dell’intera Diocesi di Terni-Narni-Amelia al Cuore Immacolato di Maria.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta alle ore 10.00 dall’emittente televisiva Teleterni (canale 15 del digitale terrestre), sul canale Youtube della Diocesi e sulla pagina Facebook Diocesi di Terni-Narni-Amelia.
Le parole del vescovo
“In questi giorni di crescente allarme a causa del diffondersi dell’epidemia e delle conseguenze mortali del Coronavirus – spiega il vescovo Piemontese – alcuni fedeli laici e alcuni sacerdoti mi hanno chiesto di consacrare la città al Cuore Immacolato di Maria. Io stesso, riflettendo sul valore della nostra vita e su tanta superficialità presente nelle relazioni umane, stavo pensando a ciò nel desiderio di ravvivare la vicinanza col Signore, di rinnovare la comune consapevolezza di chi siamo, rafforzare la volontà di convertirci al Signore in questo tempo quaresimale e di riscoprire la preziosità delle nostre fragili esistenze. Creati da Dio e rigenerati in Gesù dall’acqua e dallo Spirito nel battesimo, cogliamo l’occasione per approfondire in noi i sentimenti dei figli, che sanno di avere Dio come Padre, Gesù come fratello e Maria di Nazareth come Madre, alla quale torniamo ad affidarci in un momento di prova per la fede e di preoccupazione per la sorte di tanti uomini e donne delle nostre comunità e del genere umano.
Nei momenti di crisi i figli e i fratelli, spinti dal timore e dalla fiducia, si rivolgono prevalentemente alla madre per avere consigli, incoraggiamenti e proposte sagge.
Maria non è Madre dei cristiani solo di nome; il nostro rapporto con Lei è reale, affettuoso e vitale.Ecco perché nel corso dell’esistenza, specialmente nei momenti critici, oggi, in questo flagello del Coronavirus ci rivolgiamo e ci affidiamo a Lei per avere conforto, grazie, ispirazioni e forza a sostegno della fede e a difesa della salute fisica e spirituale del popolo. Già nel passato la nostra Diocesi si è affidata e consacrata solennemente a Maria; ricordo le date più recenti: il vescovo Felice Bonomini, Il 30 maggio 1943, consacrò solennemente la diocesi di Terni al Cuore Immacolato della Madre di Dio; papa Pio XII, Il 25 luglio 1952, accogliendo i voti espressi a nome dei Ternani dal vescovo G.B. Dal Prà, dichiara la Madonna della Misericordia Patrona Principale, insieme a san Valentino, della Diocesi di Terni; papa San Giovanni Paolo II, Il 19 marzo 1981, parlando nella Cattedrale di Terni, ricorda la venerazione dei Ternani per Maria Madre della Misericordia e ne invoca il patrocinio; il vescovo Santo Quadri, il 30 maggio 1982, assieme a sacerdoti religiosi e laici, rinnova la consacrazione delle Diocesi di Terni Narni e Amelia al Cuore Immacolato di Maria”.