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Coronavirus, tutta l’Italia diventa “zona protetta”: spostamenti solo per casi di necessità | Stop a movida e campionato di calcio | Il decreto

Misure “ancora più stringenti” in tutta Italia per arginare l’avanzata del Coronavirus. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha appena annunciato (in una comunicazione fatta alle 21,35) un nuovo decreto con cui estenderà i provvedimenti per le 14 province del Nord in tutta Italia. “Siamo costretti a imporre dei sacrifici” ha detto Conte. Un decreto definito “Io resto a casa” e che sarà in vigore da martedì mattina.

Non ci sarà più una “zona rossa“, dunque, ma ci sarà l’Italia “zona protetta“. Da evitare su tutto il territorio gli spostamenti. Che saranno consentiti solo per tre motivi:

  • comprovate ragioni di lavoro;
  • casi di necessità;
  • motivi di salute.

Previsto anche il divieto di assembramenti all’aperto. Stretta, dunque, anche sulla movida. “Non ci possiamo più permettere questi momenti di aggregazione che diventano anche occasione di contagio“.

Non è facile, ma sono costretto ad agire così per tutelare le persone più fragili” ha aggiunto Conte. “Oggi – ha detto – è il momento della responsabilità”.

Stop ai campionati ed alle attività sportive

Il presidente Conte ha anche annunciato lo stop ai campionati di calcio e di tutti gli altri sport. Saranno vietate anche le attività sportive nelle palestre.

Scuole chiuse fino al 3 aprile

La sospensione delle attività didattiche, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, è prolungata fino al 3 aprile.

Bar e ristoranti chiudono alle 18

Come nelle “zone rosse” indivuate dal precedente decreto, bar e ristoranti potranno rimanere aperti solo dalle 6 alle 18. Chiudono nei week end invece le attività commerciali salvo gli alimentari.

Aggiornamento dei contagiati

Un provvedimento deciso al termine di un’altra giornata drammatica, con circa 1600 nuovi casi di contagio. Con i casi di positivi al Covid-19 che salgono a 9.172 in tutta Italia, con 463 morti.

(Aggiornato alle 23.50)