Il piccolo cluster di positivi al Coronavirus nella zona del lago Trasimeno nasce da un giovane o forse due contagiatisi durante una vacanza. A fare chiarezza sui contagi al Covid-19 – 4 in tutto al momento – avvenuti negli ultimi giorni a Passignano è il sindaco Sandro Pasquali.
Che ha emesso anche un’ordinanza bloccando tutte le feste ed eventi di ogni tipo fino al 16 agosto.
Coronavirus al Trasimeno, Pasquali fa chiarezza. Attesa per i nuovi tamponi
A fare chiarezza, dunque, sui 4 casi di Coronavirus nel suo territorio comunale come detto è il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali. “Questi sono i fatti” racconta. “Alcuni ragazzi sono in ferie e fanno una serie di gite fuori porta. Li uno di loro o un paio contraggono molto probabilmente il virus. Tornando si incontrano con gli amici di sempre. Uno di loro ha la febbre, informa il medico. La Asl fa il tampone e riscontra la positività. Parte una indagine epidemiologica che ha interessato 32 persone.
32 tamponi fatti , 3 risultati positivi e 29 negativi. Sui 3 positivi è in corso una nuova indagine che interessa altre 60 persone circa i cui tamponi li sapremo domani (oggi. ndr).
“Ordinanze per evitare ulteriori rischi, sospesi anche campus”
“Non c’entrano bar, ristoranti, passeggiate, spiagge, serate, – prosegue il primo cittadino di Passignano – sono ragazzi che si incontrano quotidianamente e girano insieme , magari forse con poca accortezza questo sì, ma che si contagiano tra di loro probabilmente in auto, per strada, a casa, mentre mangiano insieme o dove hanno avuto i contatti tra di loro. Le ordinanze sono frutto di un confronto con ASL Questura e Prefettura per dare modo di compiere l’indagine epidemiologica al meglio, senza ulteriori rischi, e possibilità di eventuali contagi.
Ringraziamo tutti quelli che collaborano per uscire prima possibile, già sapere che 29 sono negativi è fondamentale, aspettiamo domani con serenità, per ripartire insieme prima possibile. In accordo con tutti i soggetti privati che stanno svolgendo i centri estivi, questa settimana sono sospesi, come avrete letto nei singoli comunicati di ciascuno per contribuire al meglio a risolvere la situazione nel più breve tempo possibile”.
“Passaparola ingigantisce le notizie”
“Permettermi una nota, – dice infine Pasquali – non parliamo a caso, atteniamoci tutti ai comunicati ufficiali in modo di non creare notizie che poi si ingigantiscono con il passaggio di parola. Dietro le quinte c’è un mondo fatto di medici, impiegati comunali, protezione civile, forze dell’ordine, donne ed uomini della questura e prefettura che lavora senza sosta, ringraziamoli , c’è la salute di tutti in ballo. Ringrazio infine tutti i Sindaci dei comuni del Trasimeno a partire dai comuni limitrofi Maria Elena Minciaroni di Tuoro e Giacomo Chiodini di Magione per la vicinanza in queste ore. Continuiamo ad attenerci alle regole, grazie per la collaborazione.
Coronavirus al Trasimeno, giallo sul caso a Magione
Intanto è giallo sul caso di Coronavirus segnalato dalla dashboard della Regione Umbria in un altro comune del Trasimeno, vale a dire a Magione, nella giornata di domenica. Secondo il sindaco Giacomo Chiodini, infatti, nel suo territorio comunale non ci sarebbe stato nessun nuovo caso positivo e l’errore sarebbe stato corretto dalla stessa dashboard regionale. Nella mattinata di lunedì, però, il caso magionese compare ancora sul portale ufficiale gestito da Regione, Protezione civile e Anci Umbria.
Chiodini evidenzia che non c’è “nessun positivo a Magione, solo 13 isolamenti precauzionali“. E che dunque l’informazione di nuovo caso positivo “sembrerebbe essersi generata da un banale refuso – poi corretto – sulla dashboard della Protezione civile regionale: sarebbe stata erroneamente attribuita la residenza a Magione di un positivo di un altro comune (peraltro molto distante dal nostro)”.
“Il quadro sanitario a Magione – comunica il primo cittadino – è il seguente: zero positivi, 21 guariti, 13 in isolamento (di cui 4 contatti stretti di caso), 624 isolamento concluso”.