Dopo i test sierologici, nei laboratori privati dell’Umbria sarà ora possibile effettuare anche i tamponi oro/rino-faringei per il Coronavirus. E intanto in Umbria alla data di giovedì 23 luglio si registrano 2 casi in più positivi rispetto a ieri. Si tratta di persone che si trovano a Marsciano e a Perugia.
Il bollettino odierno sul Covid-19 fa salire gli attualmente positivi a 22. Ci sono infatti 2 nuovi casi a fronte di 1 guarito (a Terni). Sono stati invece 904 i tamponi effettuati.
Tornano ad aumentare le persone in isolamento fiduciario (in quarantena): sono 328 a fronte delle 279 di ieri, con un aumento dunque del 18%. Stabile il numero dei decessi (80). Le persone che alla data odierna hanno contratto il Coronavirus sono 1463, i guariti 1361. Stabili i ricoverati: 6, 4 all’ospedale di Terni, 2 a Perugia.
Le positività sono relative a persone residenti a: Castel Ritaldi (2), Città di Castello (1), Corciano (2), Ficulle (1), fuori regione (2), Marsciano (1), Orvieto (1), Perugia (5), Terni (5), Trevi (2). A Marsciano, in realtà, si tratta di un turista belga; oltre a lui sono state messe in isolamento contumaciale altre 9 persone.
Intanto la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato una delibera con la quale si estende ai laboratori privati accreditati la possibilità di effettuare il test molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con metodica rRT-PCR su tampone oro/rino-faringeo.
“Con il superamento del lockdown e il progressivo riavvio delle attività produttive e sociali – spiega l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – risulta necessario prevedere l’implementazione e il rafforzamento di un solido sistema di accertamento diagnostico, monitoraggio e sorveglianza della circolazione del covid, finalizzato a intercettare tempestivamente anche soggetti asintomatici.
Per raggiungere l’obiettivo – aggiunge – è opportuno attivare tutte le risorse disponibili sul territorio, visto che le evidenze scientifiche e le raccomandazioni internazionali puntano sui tre pilastri: estensione dei tamponi per individuare i soggetti asintomatici (testing), strategie di tracciatura dei casi (tracing) e loro adeguato isolamento (treatment), oltre alle indagini siero-epidemiologiche per conoscere la diffusione del virus nella popolazione”.
“Di conseguenza – spiega l’assessore – dopo le disposizioni regionali che hanno permesso l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati e in ambito lavorativo, in questa diversa fase dell’epidemia, si è ritenuto opportuno, in affiancamento ai laboratori pubblici che già svolgono questa attività nell’ambito dei controlli di sanità pubblica dell’epidemia, di estendere ai laboratori privati, già in possesso di accreditamento istituzionale regionale, la possibilità di effettuare i test per la ricerca del virus con metodica rRT-PCR su tampone oro/rino-faringeo”.
La Regione Umbria ha stabilito una chiara procedura relativa ai tamponi sul Coronavirus. I laboratori privati accreditati che intendono eseguire i test dovranno infatti darne comunicazione alla Direzione Regionale Salute e Welfare che, a sua volta, attiverà la l’iter di valutazione della capacità diagnostica per poi, in caso di valutazione positiva, permettere l’inserimento nell’elenco dei laboratori privati che possono effettuare la ricerca.
Il Laboratorio privato accreditato dovrà rispettare gli obblighi di immediata comunicazione al medico prescrittore del test e ai Servizi di Sanità Pubblica di tutti i soggetti risultati positivi al test molecolare su tampone oro/rino-faringeo per l’attivazione della procedura di gestione del caso positivo. Inoltre, dovrà comunicare l’esito di tutti i test, sia positivi che negativi, all’Azienda Sanitaria Locale, tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza.
Il cittadino si si sottopone a test molecolare su tampone oro/rino-faringeo per il Coronavirus presso tali Laboratori può effettuarlo esclusivamente a fronte di una prescrizione medica e previo consenso informato. I relativi costi sono a totale carico del cittadino.