E’ un lavoro senza sosta quello messo in campo dalla Usl2 Umbria per fronteggiare la carenza di personale sanitario impegnato nella lotta al coronavirus
E’ un lavoro senza sosta quello messo in campo in Umbria anche dalla Usl2 Umbria per fronteggiare la carenza di personale sanitario impegnato nella lotta al coronavirus e che riguarda ormai quasi tutti i nosocomi della regione. Tra questi c’è ovviamente anche l’ospedale di Spoleto, riconfigurato da tre settimane in covid, i cui sanitari stanno svolgendo un lavoro sopra le forze per assistere i degenti, sia quelli in terapia intensiva e sub-intensiva, sia quelli usciti dalla fase critica.
Coronavirus, in campo le eccellenze
Da qualche giorno si parla di rinforzi in arrivo, alcuni sono già sul campo. Nomi eccellenti nelle varie discipline come, solo per fare un esempio, quelli del professor Franco Baldelli, da neanche un anno in pensione quale Direttore della struttura complessa di malattie infettive dell’ospedale di Perugia e Ordinario dell’Unipg, che ha risposto all’appello del Commissario De Fino per prestare la propria opera a Spoleto a titolo gratuito.
O il professor Tommaso Todisco, già Ordinario di pneumologia che, a dispetto dell’età, si è messo a disposizione del nosocomio della città del festival. Come anche medici e primari quali Grigna, Sarno, Brozzetti, il pneumologo spoletino Luigi Frigieri (attualmente impegnato a Pantalla di Todi ma prossimo a rinforzare l’organico di Spoleto).
Tutti tornati in prima linea per combattere il coronavirus e occuparsi del pazienti umbri.
Tra i servizi istituiti ex novo quello, avviato dallo scorso fine settimana, del supporto psicologico in favore non solo dei pazienti ma anche degli operatori costretti a lavorare contro una minaccia ‘invisibile’ quanto pericolosa che non rasserena il clima in cui si deve operare.
De Fino “A Spoleto in arrivo 50 sanitari”
A confermare questi accordi e annunciare l’arrivo di quasi una cinquantina di sanitari all’ospedale di Spoleto è il Commissario della Usl2 Massimo De Fino, raggiunto al telefono.
Dottor De Fino, qual è la situazione circa il potenziamento degli organici a Spoleto? Stiamo procedendo speditamente come l’urgenza del momento richiede, lavoriamo anche la domenica per guadagnare ogni minuto utile. Negli ultimi giorni abbiamo chiuso l’avviso per gli Oss e già questa mattina sono in corso le visite propedeutiche al loro ingresso in servizio. In tutto alla fine saranno 50 operatori socio sanitari e altrettanti infermieri per i quali abbiamo riaperto le graduatorie per assunzioni a tempo determinato.
Quanti saranno destinati a Spoleto? Dobbiamo pensare anche alle esigenze dell’ospedale di Foligno, ma ritengo almeno la metà.
E sul fronte dei medici? Abbiamo già assunto 20 medici neolaureati e 4 specialisti, altri ne arriveranno presto
Può confermarci l’arrivo già dalla scorsa settimana di medici che si sono messi a disposizione dell’Ospedale? Assolutamente sì, abbiamo lanciato degli inviti a chi è andato in pensione e devo dire che la risposta è stata quasi immediata, alcuni di loro si stanno prestando a titolo gratuito.
Un degente dell’ospedale, uscito fortunatamente dalla intensiva, ha voluto tramite Tuttoggi fare i complimenti a tutto il personale dell’ospedale per l’efficienza e la sensibilità con cui è stato seguito, lamentando però qualche problema nella distribuzione di acqua minerale e coperte. Le risultano queste criticità? Non so di questa problematica. Per quanto riguarda l’acqua minerale ogni paziente è un caso a sé avendo una propria dieta alimentare, come è possibile che magari tra un cambio di turno e l’altro si possano creare delle difficoltà nella distribuzione. Comunque ringrazio il nostro paziente per la segnalazione che verificherò subito; non di meno per il tributo al nostro personale che sta veramente lottando una battaglia impari. La professionalità dei sanitari di Spoleto è nota, io personalmente non ho alcun dubbio, questi attestati però fanno ugualmente piacere.
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