Gite scolastiche e più in generale viaggi d’istruzione in Italia e all’estero sospesi. Stop anche a gare sportive nazionali o che comunque si tengono nelle regioni dove si stanno registrando vari casi di Coronavirus, come quella di oggi della Bartoccini Fortinfissi volley.
Sono i provvedimenti presi nelle ultime ore dopo che il Governo, sabato sera, ha emanato un apposito decreto legge per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Pochi minuti fa il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, in conferenza stampa a Roma, ha fatto il punto: “In Italia sono complessivamente 132 i casi positivi (89 in Lombardia e 24 in Veneto), di cui 26 ricoverati in terapia intensiva. Il livello di prevenzione è elevatissimo con controlli su porti e aeroporti. Oltre 3000 invece sono stati i tamponi effettuati, resta quindi elevatissimo il livello di screening sanitario. Non è ancora stato individuato il paziente zero ed è quindi ancora difficile formulare ipotesi su diffusione. Chiudere alcuni territori è unica soluzione da adottare”.
Dopo il caso sospetto – il cui primo test ha però dato esito negativo – di Coronavirus in Umbria, i vari sindaci dell’Umbria hanno diffuso nelle ultime ore comunicazioni in cui ricordano cosa fare in caso di dubbi o sintomi. Non ci si deve infatti recare presso ambulatori o strutture sanitarie ma contattare il proprio medico o i numeri telefonici di riferimento: il numero verde nazionale 1500 e quello regionale 800636363 (per quest’ultimo da domani sarà potenziata la presenza di operatori).
Viene ricordato inoltre il vademecum del ministero della Salute.
La task force attivata dalla Regione Umbria per fronteggiare la diffusione dell’infezione da Coronavirus si è riunita stamani a Foligno nella sede della Protezione civile alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
Nel corso della riunione sono state definite le linee di indirizzo da diramare ai sindaci dei Comuni del territorio regionale per gestire questa fase delicata che sta creando allarme nella popolazione.
Al momento, visto che nella regione non è stato registrato nessun caso confermato, le procedure e le raccomandazioni da diffondere alla popolazione sono quelle già adottate a partire dalle prime ore della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Ministero della Ssalute e, allo stato attuale, non sussistono le condizioni per limitare lo svolgimento di eventi e manifestazioni al chiuso o all’aperto, salvo che non si presentino situazioni di particolare rilevanza che necessitino di nuove disposizioni.
Si raccomanda di diffondere il più possibile queste informazioni: le persone che hanno il sospetto di poter essere infette, se hanno sintomi, non devono recarsi presso gli ambulatori medici o al Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri, ma contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o la continuità assistenziale che effettuerà un primo triage e si farà carico di attivare le procedure idonee concordate a livello regionale. Se non hanno sintomi, devono contattare il numero verde (800636363) per ricevere tutte le indicazioni necessarie. Tutte le strutture mediche deputate all’accoglienza di pazienti sono state attivate e, per qualsiasi necessità si ribadisce che il punto di riferimento è il direttore di Distretto.
Infine, si ricorda che il numero verde attivato dalla Regione (800636363) è attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni, dopo le 20 è a disposizione il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute.
“Il Consiglio dei Ministri, nella serata di sabato 22 febbraio, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid – 19 e ulteriori misure di contenimento. Fra le decisioni adottate, anche quelle relative alla sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero.
Il Ministero dell’Istruzione informa che, in attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. Si ringraziano le scuole e i dirigenti scolastici per la collaborazione”. Questa la nota del ministero dell’Istruzione in merito al Coronavirus.
Anche lo sport si ferma, per lo meno in Veneto e Lombardia, con ripercussioni anche in Umbria. Ferme alcune partite di serie A: rinviate Inter – Sampdoria, Atalanta – Sassuolo e Verona – Cagliari. Stop anche a Torino – Parma, non è chiaro se anche altre partite in Piemonte sono state sospese.
Ma il provvedimento riguarda pure gli altri sport, tanto che oggi – 23 febbraio – non giocherà la Bartoccini Fortinfissi volley, che alle 17 avrebbe dovuto giocare contro la Banca Valsabbina Millennium Brescia. La decisione, spiega la società di Perugia, è stata presa dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile.
Il Coronavirus sta portando ripercussioni anche nella Chiesa cattolica. La Cei, come ricordato ieri dal presidente, il vescovo di Perugia Gualtiero Bassetti, è pronto ad adeguarsi ai provvedimenti decisi dal Governo. E così in Veneto e Lombardia alcune messe sono state sospese, mentre in altre zone è stato vietato di scambiarsi il segno della pace durante le funzioni religiose.
Intanto il Governo fa sapere che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019.
Il decreto interviene in modo organico, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus.
Il testo prevede, tra l’altro, che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.
Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.
Si introduce, inoltre, la facoltà, per le autorità competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi già elencati.
L’attuazione delle misure di contenimento sarà disposta con specifici decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri e il Presidente della Regione competente ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui gli eventi riguardino più regioni. Nei casi di estrema necessità ed urgenza, le stesse misure potranno essere adottate dalle autorità regionali o locali, ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, fino all’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ai fini sanzionatori, il decreto stabilisce che il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale.
Infine, il testo prevede che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’Interno, assicuri l’esecuzione delle misure avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito al Coronavirus: “Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando – con abnegazione e generosità – per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus.
Il Ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l’emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie.
Sono vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarietà ai loro familiari. Confido che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini”.