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Casi sospetti di Coronavirus a scuola, nuove indicazioni dalla Regione

Nuove indicazioni operative dalla Regione Umbria in riferimento ai casi sospetti di Coronavirus tra gli studenti ed in particolare in merito al rientro a scuola.

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La presidente Donatella Tesei, infatti, ha firmato oggi, 22 settembre, l’Ordinanza n.55 che contiene ulteriori misure, e relative indicazioni operative, per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, con particolare riferimento alle scuole.

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Coronavirus a scuola, ordinanza su focolai e rientro

Nel provvedimento, che ha decorrenza fino al 7 ottobre 2020, vengono fornite indicazioni applicative relativamente alle: misure di prevenzione all’interno dell’ambito scolastico; ai referenti Covid Scuola e referenti Covid ASL; alle modalità di risposta ad eventuali casi e focolai di Coronavirus in ambiente scolastico ed alle modalità di riammissione a scuola.

L’ordinanza prevede:

  • Le scuole di ogni ordine e grado dell’Umbria devono attenersi rigorosamente a quanto previsto dall’allegato 21 del D.P.C.M. del 7 agosto 2020, come integrato dal D.P.C.M del 7 settembre 2020 ed alle indicazioni operative – gestione casi e focolai in ambiente scolastico, allegate quale parte integrante e sostanziale al presente atto.
  • La riammissione a scuola è consentita nel rispetto delle direttive di cui al comma 1 del presente articolo e previa compilazione, nei casi previsti, dell’autocertificazione riportata nelle suddette indicazioni, parte integrante e sostanziale del presente atto.

Le indicazioni operative della Regione Umbria

Nel documento allegato all’ordinanza, che contiene le indicazioni operative sulla prevenzione e gestione dei casi di Coronavirus a scuola, vengono ricordati in primis i “metodi più efficaci per il contenimento della pandemia”. Vale a dire distanziamento, uso della mascherina, lavaggio delle mani.

Si specifica inoltre la sintomatologia con la quale gli studenti non devono recarsi a scuola: “La temperatura, che deve essere misurata prima di recarsi a scuola, non deve superare i 37,5 °C associata o meno a sintomi compatibili con infezione da Covid (febbre superiore a 37 °C e/o con sintomi respiratori acuti con tosse e rinite con difficoltà respiratoria, vomito caratterizzato da episodi ripetuti accompagnati da malessere, diarrea con tre o più scariche con feci liquide o semiliquide, perdita di gusto ed olfatto in assenza di raffreddore, cefalea intensa)”.

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Si cerca dunque di limitare l’esclusione dalle lezioni e dall’ambito scolastico soprattutto dei bambini più piccoli, dopo che in questi primi giorni non sono stati rari gli allontanamenti dalle classi per sintomatologie riconducibili a malesseri stagionali.

Ed infatti il documento specifica: “Si ricorda che soprattutto nei bambini da 0 a 6 anni la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo in sé di non frequenza o allontanamento dalla scuola”.

Viene poi ribadito che “la misurazione della temperatura e la routinaria rilevazione dello stato di salute è una precisa responsabilità della famiglia e costituisce regola fondamentale di convivenza sempre. Per sensibilizzare i genitori è stata prodotta specifica informativa di cui si allega copia. La convivenza con una persona positiva al Covid è motivo di esclusione dalla frequenza scolastica. I conviventi di soggetti positivi debbono osservare un periodo di isolamento domiciliare di 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso e la riammissione alla vita in comunità potrà avvenire secondo le indicazioni del Servizio Igiene e Sanità Pubblica che ha disposto l’isolamento domiciliare. I conviventi di contatti stretti di un caso positivo al Covid non sono soggetti ad isolamento domiciliare”.

Gli eventuali focolai di Coronavirus a scuola

In caso di malessere di un alunno durante la presenza a scuola l’alunno deve essere isolato in apposita area e munito di mascherina chirurgica. Deve essere immediatamente informato il Referente Coronavirus a Scuola. La misurazione della temperatura deve essere eseguita da personale formato e munito di mascherina. In caso di febbre e/o presenza di sintomi Covid compatibili, si procede a chiamare i genitori che dovranno chiamare tempestivamente il Pediatra o Medico di MG per la valutazione del caso, ivi compresa la possibilità di richiedere la esecuzione di un tampone. Qualora si tratti di un bambino piccolo o un alunno con difficoltà o che abbia comportamenti che aumentino il rischio di contagio, l’adulto incaricato della misurazione della temperatura e di restare con lui in attesa dei genitori, potrà fare uso di dispositivi addizionali come guanti o visiera. L’area utilizzata per il temporaneo isolamento deve essere oggetto di sanificazione straordinaria e sottoposta ad areazione.

Qualora il tampone sull’alunno allontanato o su alunni controllati in quanto sintomatici a domicilio risulti positivo, il Servizio Igiene Pubblica provvederà ad attivare l’indagine epidemiologica per individuare ed isolare i contatti stretti rapportandosi con il Referente Covid Scuola informando il Dirigente Scolastico. Ogni decisione rispetto ai contatti da porre in isolamento è di competenza del Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Eventuali necessità di intraprendere provvedimenti che interessano l’intero plesso scolastico dovranno essere concertate con il Dirigente scolastico. I contatti di un contatto stretto di un caso non sono soggetti a nessun provvedimento contumaciale.

La riammissione a scuola

In caso di sintomatologia riconducibile a Covid, che abbia determinato l’allontanamento di un alunno dalla scuola, il Pediatra o Medico di medicina generale valuta se richiedere la esecuzione di tampone diagnostico. Successivamente si potranno verificare le seguenti situazioni:

  • Tampone positivo: il caso viene preso in gestione dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e la riammissione avverrà solo a seguito di scomparsa dei sintomi e due tamponi con esito negativo eseguiti a distanza di 24 ore. La relativa certificazione per la scuola viene redatta dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica;
  • Tampone negativo: la certificazione per la riammissione a scuola viene redatta dal Pediatra o Medico di MG che attesterà che “il bambini/alunno può rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico terapeutico e di prevenzione per Covid”. Nella fascia di età 0 – 6 anni, in caso di assenza superiore a 3 giorni, determinata da sintomatologia non riconducibile a Covid, il Pediatra o Medico di MG gestirà la situazione come normalmente avviene concordando con le famiglie, in base alla evoluzione del quadro clinico, il rientro a scuola. La riammissione avverrà previa presentazione di autocertificazione dei genitori (si allega informativa e modello). Analoga autocertificazione nella fascia di età 0 – 6 anni sarà prodotta dai genitori per assenze superiore a 3 giorni non determinate da motivi di salute.