Aumentano in Umbria le richieste di poter effettuare i tamponi per il Coronavirus. Ma dalla Regione Umbria, attraverso il direttore del pronto soccorso di Perugia, si ricorda come essi possono essere fatti solo in determinati casi.
Mentre la situazione sembra essere stabile, con due casi accertati al momento (a Montecastrilli e Foligno) e le persone con cui sono venuti in contatto in quarantena, dalla Regione si ribadiscono le raccomandazioni sul virus.
Non recarsi al pronto soccorso o dal medico
I medici della Task Force istituita dalla Regione Umbria per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus, raccomandano ai cittadini che in presenza di sintomi correlabili all’infezione da Covid-19 – quindi in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie – non devono assolutamente recarsi al Pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia o dei servizi sanitari territoriali, ma contattare per telefono il proprio medico, il numero verde 800.63.63.63, oppure il 118.
“I cittadini – spiega il direttore del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Paolo Groff – devono sapere che recarsi al Pronto soccorso non è utile né per la propria cura, né per la collettività. Anzi, potrebbe essere dannoso perché può portare l’infezione all’interno delle strutture sanitarie”.
Aumentati coloro che chiedono i tamponi
“In questi giorni – continua il dottor Groff – non è aumentato il numero delle persone che arrivano al Pronto soccorso, ma sono in aumento gli accessi da parte di soggetti che accusano sintomi in prima battuta riconducibili all’infezione per la quale è stata dichiarata l’emergenza e molti di loro richiedono direttamente al medico di effettuare un esame approfondito attraverso un tampone. E’ necessario – sottolinea il direttore del Pronto soccorso – che i cittadini siano informati che questo tipo di accertamento non viene effettuato dai medici del pronto soccorso ma dal Laboratorio di riferimento regionale e va fatto solo ed esclusivamente in presenza di casi sospetti che rispondano ad una serie di fattori previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Istituto superiore di sanità. Comunque, qualora ci fossero le condizioni per effettuare il tampone, il soggetto dovrà essere isolato per 2 giorni finché non sarà certo l’esito negativo dell’esame”.
Le misure per prevenire il contagio da Coronavirus
Per prevenire il contagio si raccomanda l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata.
Si consiglia inoltre, di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti.