Chi abita al mare o al lago può fare il bagno senza incorrere nelle sanzioni anti Coronavirus. Lo chiarisce il Governo in risposta ai quesiti sui divieti. Nuotare rientra infatti tra le attività fisica che possono essere fatte nei pressi della propria abitazione e comunque mantenendo le distanze. Dunque, chi abita vicino al mare, a un lago o a un fiume, può fare il bagno. Salvo divieti delle autorità locali. E temperatura consentendo, ovviamente.
La risposta del Governo
Così scrive il Governo in una delle Faq sull’esercizio fisico: “E’ sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”.
Per ora resta il divieto per l’accesso ai parchi e agli stabilimenti balnerari
Scrive ancora Palazzo Chigi: “I predetti luoghi non sono chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione. Resta fermo che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti”.
Parchi che però saranno aperti a breve (forse già dal 4 maggio) sempre evitando assembramenti e mantenendo la distanza di sicurezza ed altri accorgimenti anti Covid.
Serve l’autocertificazione
E’ bene, però, premunirsi di autocertificazione: “Sono fatti salvi diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali. La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) – chiarisce infatti l’esecutivo – potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono“.
Stabilimenti balneari in estate
Il gruppo di lavoro del Governo sta lavorando per l’apertura degli stabilimenti balneari in vista della stagione estiva. Previsto il distanziamento tra un ombrellone e l’altro ed all’aumento dei servizi igienici. Dovranno anche aumentare i bagnini per verificare che la clientela rispetti le distanze.
Per le spiagge libere, si pensa ad un accesso a numero chiuso. Queste – insieme alle disposizioni per la sicurezza in bar e ristoranti – le condizioni con cui anche il Trasimeno si appresta ad affrontare la prossima, difficile, stagione turistica.