Dopo settimane di trattative trovato l’accordo tra Regione e sindacati sui premi al personale sanitario impegnato nell’emergenza Coronavirus.
I compensi in tre fasce
Il compenso accessorio sarà diviso in tre fasce – 45, 25, 20 euro – stabilite in base all’impegno prestato nell’emergenza.
Per questo progetto produttività la Regione ha stanziato risorse proprie pari a 10 milioni 253 mila euro. Altri oltre 937 mila euro serviranno a coprire l’estensione dell’indennità per malattie infettive, visto che a livello nazionale è stata scelta la linea di riconoscere a tutto il personale infettato da Covid la malattia di servizio, senza la necessità di dimostrare che il contagio sia avvenuto durante il lavoro.
Infine 670 mila euro copriranno l’indennità di lavoro straordinario.
L’accordo prevede inoltre, l’attivazione di tavoli separati per l’attribuzione di risorse residue pari a altri 2 milioni di euro derivanti dal decreto Salva Italia.
Forse in busta già a maggio
Riconoscendo l’eccezionale sforzo profuso dal personale dipendente delle Aziende sanitarie regionali nella gestione dell’emergenza epidemiologica, l’amministrazione regionale annuncia che farà il possibile per far sì che il compenso accessorio possa essere erogato nella mensilità di maggio 2020.
Coletto: un riconoscimento morale
Esprime soddisfazione l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, per l’accordo siglato con i sindacati del comparto e della dirigenza sanitaria per l’assegnazione e utilizzo delle risorse salario accessorio per la gestione dell’emergenza Covid-19.
“Si tratta di un accordo significativo – afferma l’assessore – che vuole essere anche un riconoscimento morale verso tutti gli operatori sanitari che in questa fase di emergenza si è esposto a rischi e ha affrontato con sacrificio momenti di lavoro che hanno richiesto energia e professionalità fuori dall’ordinario, ma vuole essere anche una testimonianza del lavoro svolto da tutti gli operatori che ha permesso alla sanità dell’Umbria di essere un modello anche nell’emergenza Covid”.