I nuovi poveri nel 2020, ossia le persone che si sono rivolte per la prima volta alle strutture della Caritas, sono state 371 (nel 2019 erano state 197)
Il perdurare dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus e la conseguente crisi economica e sociale, continuano a determinare un costante aumento di nuove povertà.
La consulta ecclesiale della Diocesi
È quanto emerso nell’ultimo incontro della Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali della diocesi, composta da associazioni e organismi che sono espressione dell’esercizio della carità verso malati, anziani, indigenti e persone sole (Banco Alimentare, Movimento per la Vita, Comunità di Sant’Egidio, San Vincenzo de’Paoli, Ordine Francescano Secolare, parrocchia Santa Maria del Rivo, associazione di volontariato San Martino, Acli, Unitalsi, Cappellania del Carcere di Terni, Cappellania Ospedale di Terni, Gioia di Vivere, Caritas Diocesana Terni Narni Amelia).
Cresce la povertà
I problemi economici, acuiti della pandemia, stanno modificando lo scenario delle povertà nel territorio, con un numero crescente di casi per mancanza e perdita di lavoro, il ritardo nelle elargizione di sussidi e cassa integrazione, la crisi delle attività commerciali e artigianali, il problema abitativo e degli affitti e, soprattutto, la mancanza di cibo.
Crisi sociale
A questo si aggiunge una altrettanto preoccupante crisi sociale, con l’aumento di persone che vivono sole e abbandonate, nuclei familiari in crisi, violenze domestiche, ludopatie, malattie fisiche e psichiche.
371 persone si sono rivolte alle strutture della Caritas
Preoccupante è il dato dei nuovi poveri nel 2020, ossia di persone che si sono rivolte per la prima volta alle strutture della Caritas, che sono state 371 (nel 2019 erano state 197). In maggior parte sono uomini stranieri relativamente giovani (nella fascia di età tra i 35 e 44 anni c’è stato il maggior incremento rispetto all’anno precedente). Si registra anche una crescita percentuale di italiani rispetto agli anni precedenti. Le richieste prevalenti hanno riguardato il supporto nel pagamento di bollette, affitti e aiuti alimentari.
Il banco alimentare
A proposito di richieste alimentari, il Banco Alimentare, concordando con l’aumento delle povertà, segnala in Umbria 6.000 persone povere in più rispetto al periodo pre-covid; così come è da segnalare il grande lavoro di accoglienza, vicinanza ed assistenza concreta da parte di tutte le Parrocchie della Diocesi alle famiglie che chiedono aiuti.
L’azione delle parrocchie e delle associazioni
Da notare, quindi, che è aumentata anche la consistenza delle richieste economiche, a cui si è cercato di far fronte insieme alle parrocchie ed alle varie associazioni, che spesso hanno fatto da intermediarie tra cittadini e Istituzioni per fronteggiare le conseguenze del Coronavirus.