Una tv di comunità per promuovere i territori colpiti dal sisma, la risoluzione dei contenziosi tra operatori telefonici e clienti, stilare un rapporto tra media e minori: sono questi i punti di forza del bilancio e delle azioni future del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni)) dell’Umbria, presentati questa mattina a Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa regionale a Perugia, durante una conferenza stampa. Presenti il nuovo presidente del Comitato, Marco Mazzoni, insieme a Maria Mazzoli e Stefania Sever.
In apertura di conferenza, le prime parole sono state affidate al vicepresidente Marco Vinicio Guasticchi, il quale ha sottolineato l’importanza “per tutto il sistema informativo regionale, di poter disporre di riferimenti certi e di garanzia all’interno delle istituzioni”. A Guasticchi ha fatto seguito l’illustrazione da parte del presidente Mazzoni delle attività svolte nel corso del 2016: “dal primo gennaio al 30 settembre il Corecom ha svolto 1832 istanze di conciliazione ed ha restituito un milione 38mila euro a cittadini e imprese umbre, a seguito della soluzione di contenziosi con gli operatori telefonici. Forniamo un servizio gratuito e per molti umbri l’accesso agli uffici del Corecom rappresenta anche un primo contatto con l’Assemblea legislativa, la cui sede probabilmente non hanno mai visitato prima. Nel 2015 abbiamo restituito agli umbri circa 1,7 milioni di euro, intervenendo per passaggi tra diversi operatori che risultano difficoltosi, servizi telefonici attivati ma non richiesti, guasti importanti nelle linee fisse, addebiti non dovuti e altri disservizi”.
Mazzoni, Mazzoli e Severi hanno anche annunciato che “per proseguire il rapporto con il territorio e il dialogo con le emittenti televisive, sarà portato avanti il progetto ‘Tv di Comunità’, che nel 2017 sarà rivolto ai comuni colpiti dal terremoto. I filmati realizzati, se verrà raggiunto un accordo con gli altri Corecom, verranno ritrasmessi anche al di fuori del territorio umbro”. Infine Marco Mazzoni ha prefigurato la volontà di “lavorare in futuro con le due università umbre per focalizzare l’attenzione sul rapporto media e minori, facendo poi in modo che i risultati delle ricerche siano diffusi a livello nazionale. Abbiamo incontrato il Garante regionale per l’infanzia – ha concluso – per attivare una collaborazione anche con lei, per dare visibilità a questo tema anche presso i giovani umbri”.
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