Storico presidente della Bcc di Mantignana, era stato tra i registi dei vari processi di fusione all'interno del credito cooperativo
E’ morto il cavalier Antonio Marinelli, figura che ha segnato l’economia umbra, da imprenditore e come storico dirigente della Banca di Credito Cooperativo di Mantignana, poi Credito cooperativo umbro fino al 2015, in occasione della fusione in CrediUmbria, operazione di cui fu tra i principali registi.
Una gestione prudente ma allo stesso tempo lungimirante, la sua, in tempi in cui il sistema del credito in Italia ha vissuto grandi cambiamenti. “I soci che versano i soldi alla banca li rivogliono, così come la banca li rivuole dai clienti a cui li presta” era la frase che ripeteva sempre e che sintetizzava il suo modo di vedere il ruolo di un istituto di credito locale, al passo con le nuove norme imposte dalla vigilanza, ma comunque fedele ai principi della cooperazione rurale. In banca lui era entrato da ragazzo, come dipendente. Per poi arrivare alla presidenza di quella che è diventata la principale Bcc umbra, sino ai processi di fusione regionali ed interregionali.
“Con lui se ne è andato un cooperatore autentico e un vero amico” hanno commentato il presidente di Confcooperative Umbria Carlo Di Somma e il segretario Lorenzo Mariani. Che ricordano: “Un uomo di parola che ha ben amministrato la Bcc di Mantignana sapendola accompagnare in processi d’integrazione con altre realtà del mondo bancario cooperativo senza mai perdere di vista i valori della territorialità e della mutualità che distinguono il credito Cooperativo da tutti gli altri gruppi bancari”.