“Continua lo stillicidio di aziende nel perugino e in modo particolare nella già martoriata zona commerciale di Corciano”. Così la Cgil Umbria sulla chiusura del punto vendita Modi Moda di via Palmiro Togliatti, storico presidio commerciale di Perugia (prima sotto il nome di Lebole) aperto dal 1979. “Informiamo tutti i punti vendita Modi Moda che devono chiudere immediatamente, affiggendo un cartello con la scritta chiusura temporanea”, si legge nella nota della proprietà che é stata inviata a tutti i negozi in Italia (7), presso i quali lavorano complessivamente circa 100 persone. Attualmente il punto vendita di Perugia conta 20 dipendenti (ma in passato erano arrivati fino a circa 60). Si tratta quasi esclusivamente di donne, per di più in un'età molto delicata, perché non più giovanissime (dai 44 anni in su) e quindi, difficilmente ricollocabili, ma ancora lontane dalla pensione. Per di più, già da un mese le lavoratrici e i lavoratori del punto vendita non percepiscono lo stipendio. I guai di Modi Moda – come spiegano Stefania Cardinali della Filcams Cgil e Mariolina Luchetti della Uiltucs Uil, insieme alla Rsa aziendale – non derivano però dalla crisi del mercato o delle vendite. Anzi, negli ultimi mesi il negozio aveva avuto ottimi risultati, in particolare a Natale e nel mese di gennaio. I guai sono invece tutti da attribuire alla responsabilità della nuova proprietà che dal 2009 ha acquisito la catena di negozi, ovvero la Fashion Network, parte del gruppo Burani, protagonista si un gigantesco crac da centinaia di milioni di euro.
Per protestare contro la chiusura del punto vendita e più in generale contro il “comportamento inaccettabile della proprietà”, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Rsa hanno organizzato per domani mattina, sabato 25 febbraio, dalle ore 10.00, un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori di Corciano davanti all'azienda.