Cinque persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia Città di Castello nel corso dei servizi preventivi effettuati durante lo scorso fine settimana.
I militari hanno incrementato il numero di pattuglie dedicate alla vigilanza del territorio, con compiti di prevenzione dei reati contro il patrimonio e repressione del fenomeno della guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e di stupefacenti.
Dei cinque denunciati, tre sono italiani residenti nei comuni dell’Alto Tevere, di età compresa tra i 35 ed i 46 anni, e due sono extracomunitari.
Guida in stato d'ebbrezza – I tre italiani sono stati “pizzicati” ad Umbertide, Pietralunga e Città di Castello, sabato notte e domenica notte, alla guida delle loro autovetture. Nel corso dei controlli i Carabinieri hanno accertato che il loro tasso alcolemico era ben superiore al limite massimo consentito (per tutti sono stati riscontrati valori compresi tra 1,5 ed 1,8 g/l, a fronte del limite massimo di 0,5 g/l). Le autovetture sono state sequestrate e le patenti immediatamente ritirate. Uno degli automobilisti coinvolti è stato inoltre segnalato alla Prefettura di Perugia quale assuntore di stupefacenti poiché trovato in possesso di una modica quantità di hascisc. A procedere sono state pattuglie delle Stazioni di Pietralunga e dell’Aliquota Radiomobile.
Un quarto uomo, un 30enne di nazionalità peruviana residente ad Umbertide, è stato denunciato sempre per guida in stato di ebbrezza. Fermato ad Umbertide da personale dell’Aliquota Radiomobile, anch’egli è risultato positivo al test dell’etilometro.
La lite – A Trestina di Città di Castello, nel corso di una lite tra extracomunitari in un’abitazione, una pattuglia della locale Stazione è intervenuta per sedare gli animi. I litiganti erano due fratelli nordafricani, che per futili motivi erano venuti alle mani. Uno di essi, privo di documenti d’identità, è stato accompagnato in caserma per l’identificazione. E’ così emerso che l’uomo, clandestino, non aveva ottemperato all’obbligo di lasciare il territorio nazionale impostogli da un provvedimento del Prefetto di Perugia. Per tale motivo è stato denunciato in stato di libertà ed accompagnato presso gli uffici della Questura di Perugia.
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