Foligno

Contratto di paesaggio, Bettarelli (Pd): “Basta ritardi, subito esame in Commissione”

Il Contratto di paesaggio è uno strumento necessario per la gestione dei nostri territori e per evitare lo spopolamento della montagna. Per questo è necessario che la Seconda commissione colmi il ritardo accumulato e calendarizzi la discussione e l’analisi della mia mozione sul ‘Protocollo di intesa per l’attuazione del contratto di paesaggio, finalizzato alla definizione di una strategia di sviluppo territoriale e di riqualificazione paesaggistica dei territori montani di comunanza dell’appennino centrale tra i comuni di Foligno, Trevi e Sellano”. Così il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd), che ha inviato una richiesta di “calendarizzazione urgente dell’atto e della relativa discussione, “alla luce delle ripetute sollecitazioni del sottoscritto e delle richieste sempre più insistenti che arrivano dal territorio, come quella della Comunanza di Cancelli che sabato si riunirà in assemblea per parlare del Contratto di paesaggio, dopo averlo già fatto nelle assemblee del 22 febbraio e del 23 aprile 2022, alle quali ho partecipato”.

I ritardi in commissione

L’11 aprile 2022 – spiega Bettarellipresentai una proposta di risoluzione in Seconda commissione, affinché la Regione potesse intervenire e rinnovare il protocollo d’intesa per l’attuazione del Contratto di paesaggio, con appositi finanziamenti. Dopo quasi un anno di rinvii, ho presentato l’atto in Aula ma dalla maggioranza è arrivato l’impegno al rinvio in Commissione, in tempi congrui. Torno a sollecitare l’analisi di questo argomento perché la congruità delle tempistiche promesse è stata ampiamente superata, per un tema dal quale la maggioranza sembra volersi sottrarre, forse spaventata dal fatto di dover riconoscere la bontà di strumenti e di azioni non frutto della loro volontà ma altrettanto valide”.

Il protocollo

Il Protocollo, che univa Regione, Comuni di Foligno, Trevi, Sellano, Comunanza di Cancelli, Coste, Ponze, Orsano e la Parrocchia di Sant’Eraclio, per l’attuazione del Contratto di paesaggio – prosegue Bettarelliè stato sottoscritto nel 2014 e costituisce un processo di programmazione territoriale negoziata, pattizio e volontario, per la governance dei processi di sviluppo paesaggisticamente sostenibile di determinati territori e di riqualificazione di paesaggi che necessitano di interventi da parte delle istituzioni e degli attori pubblici e privati interessati. Uno strumento, il Protocollo, che mirava ad attuare il Contratto di paesaggio, finalizzato alla definizione di una strategia di sviluppo territoriale e di riqualificazione paesaggistica dei territori montani di Foligno, Trevi e Sellano. Attraverso azioni coordinate, questo strumento intendeva arginare fenomeni riguardanti tutte le zone di montagna e periferiche come lo spopolamento e quindi il deterioramento delle strutture edilizie, l’abbandono dei suoli agricoli e quindi la disgregazione progressiva del paesaggio. Il Contratto di paesaggio, grazie allo studio e all’approfondimento intrapreso, ha consentito di definire uno scenario strategico per orientare una serie di interventi volti a consolidare i punti di forza e a risolvere quelli di debolezza. Per questo serve un impegno serio e una altrettanto necessaria presa di coscienza, per evitare di perdere importanti finanziamenti comunitari”.

Strumento anche per altre aree dell’Umbria

Il rinnovo del Protocollo – conclude Bettarellidovrà essere propedeutico alla all’attuazione del Contratto di paesaggio, finalizzato alla definizione di una strategia di sviluppo territoriale e di riqualificazione paesaggistica dei territori montani di comunanza dell’Appennino Centrale tra i comuni di Foligno e di Trevi e ad aggiornare lo scenario strategico sulla base del quale definire gli obiettivi da perseguire da parte degli attori sottoscrittori del protocollo. Il tutto valutando anche l’attuazione dello strumento del contratto di paesaggio anche per altre aree della Regione Umbria”.