Il consigliere regionale annuncia la volontà di presentare una mozione
“Ripartire e dare nuovo slancio all’attuazione del ‘Contratto di paesaggio’, nato nel 2014 con un protocollo d’intesa tra Regione Umbria, Comune di Foligno, Comune di Trevi, Comune di Sellano, Comunanza agraria di Coste, Comunanza agraria di Pontenze, Comunanza di Orsano e Parrocchia di Sant’Eraclio. Un atto che era stato già condiviso e per il quale erano stati assegnati i fondi necessari, da ripristinare subito”. È quello che chiede il consigliere regionale del Partito democratico, Michele Bettarelli, “che annuncia la volontà di portare direttamente in Aula la proposta di mozione già all’attenzione della Seconda commissione, dallo scorso 11 aprile: “Occorre lavorare per riproporre, anche a livello finanziario, uno strumento che aveva come obiettivo quello di valorizzare e rilanciare il paesaggio attraverso uno sviluppo sostenibile e coordinato, anche tramite una mozione che possa essere unitaria al fine di sostenere l’obiettivo attorno al quale si erano mossi cittadini ed enti su di una zona di almeno 6mila ettari”.
Il protocollo del 2014
“Il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2014 – spiega Bettarelli – mirava all’attuazione del Contratto di paesaggio, finalizzato alla definizione di una strategia di sviluppo territoriale e di riqualificazione paesaggistica dei territori montani di Foligno, Trevi e Sellano. Attraverso azioni coordinate, questo strumento intendeva arginare fenomeni riguardanti tutte le zone di montagna e periferiche come lo spopolamento e quindi il deterioramento delle strutture edilizie, l’abbandono dei suoli agricoli e quindi la disgregazione progressiva del paesaggio. Il Contratto di paesaggio, grazie allo studio e all’approfondimento intrapreso, ha consentito di definire uno scenario strategico per orientare una serie di interventi volti a consolidare i punti di forza e a risolvere quelli di debolezza”.
Il Contratto di paesaggio e la programmazione europea
“Il Contratto di Paesaggio – continua Bettarelli – si inserisce anche in un contesto di programmazione europea. Il Pnrr infatti vede proprio tra le missioni e gli obiettivi gli stessi del Contratto di paesaggio, relativamente alla svolta green che contraddistingue le politiche nazionali ed europee. Ecco dunque che è necessario dar seguito a questo strumento che i territori aspettano. La Regione deve impegnarsi su un atto che era già stato condiviso e impostato dai Comuni e che ha incontrato il favore dei territori negli incontri svolti nel corso di quest’anno a Cancelli. Serve un serio investimento, una altrettanto seria presa di coscienza e un’accelerazione perché si sta rischiando di perdere importanti finanziamenti comunitari. Occorre sfruttare l’opportunità per poter dare le gambe ad azioni che vanno dalla valorizzazione delle colture cerealicole di nicchia al Parco dell’Arte, passando per la valorizzazione della civiltà contadina attraverso un museo”.