Nell’ambito del “Contratto di fiume del Clitunno – Marroggia – Topino” sarà prioritario l’obiettivo della qualità delle acque. È quanto è emerso dall’incontro del Tavolo di lavoro interistituzionale per l’attivazione del Contratto di fiume per la riqualificazione ambientale e paesaggistica e la valorizzazione del bacino idrografico del Clitunno – Marroggia – Topino e dei territori ad essi connessi, che si è svolta nella sede dell’Assessorato regionale all’Ambiente. Alla riunione del Tavolo, coordinato dall’assessore Silvano Rometti, hanno preso parte l’assessore alla Gestione e controllo ambientale della Provincia di Perugia Roberto Bertini, amministratori comunali di Bevagna, Foligno, Spoleto, Montefalco, rappresentanti del Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria di Bevagna, Arpa Umbria, Ato 3, Usl Umbria 2, Valle Umbra Servizi e Consorzio della Bonificazione Umbra. Tra i Servizi regionali, sono intervenuti il Servizio Paesaggio, Territorio, Geografia, struttura tecnica deputata ad affiancare l’assessore Rometti nel suo compito di coordinamento del Tavolo, ed il Servizio Risorse idriche e rischio idraulico.
“Il Contratto di Fiume – ha sottolineato l’assessore Rometti – rappresenta una forma innovativa, operativa e flessibile, di programmazione territoriale negoziata tra le istituzioni e gli enti territoriali, finalizzata alla valorizzazione e alla tutela dei fiumi in maniera partecipata. Si mettono a sistema le risorse territoriali, ambientali ed umane nell’ottica di una maggiore sostenibilità, della difesa del suolo e delle bellezze degli ambienti naturali”.
“La Giunta regionale, – ha ricordato – ha approvato lo scorso luglio la delibera che prevede la costituzione del Tavolo di lavoro per l’attivazione del Contratto di Fiume del Clitunno, Marroggia e Topino, in seguito alla necessità espressa dagli enti operanti nell’area di avviare un’azione coordinata di programmazione per il contenimento del degrado eco-paesaggistico e per la riqualificazione dei territori dei bacini e sottobacini idrografici, e allo stesso tempo per favorirne lo sviluppo socioeconomico”.
“In questo contesto – ha riferito l’assessore – il Contratto di Fiume, che deve essere interpretato come uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze, in grado di fornire un indirizzo strategico alle politiche di ciascuno degli attori interessati, rappresenta anche uno strumento attraverso cui orientare e integrare le risorse e le programmazioni economiche destinate al territorio. Si basa sul confronto e sulla partecipazione di tutti i possibili utenti del sistema fluviale: gestori dei servizi, imprese, associazioni di categorie e cittadini”.
Nel corso dell’incontro, la dirigente del Servizio Paesaggio, territorio, geografia Ambra Ciarapica, insieme al Consorzio della Bonificazione Umbra, ha illustrato un primo quadro conoscitivo, ancora provvisorio ed in fase di definizione, dei territori interessati, che avrà lo scopo di evidenziare i valori e le criticità ambientali e territoriali. Seguirà la creazione di un Atlante degli obiettivi territoriali per la valorizzazione e tutela del bacino idrografico considerato; verrà, inoltre, definito uno scenario strategico di medio e lungo periodo da cui ricavare un primo programma d’azione, che sarà oggetto di un processo partecipativo con incontri sul territorio.
È stato deciso di impegnare tutti i soggetti a fornire contributi approfonditi di conoscenze e di iniziative in corso sul territorio di appartenenza, per programmare un calendario di incontri partecipativi con le comunità locali che concorreranno alla definizione di una strategia di sviluppo e di valorizzazione dei territori da agganciare anche alla prossima programmazione dei fondi comunitari.
Il Contratto di Fiume si concluderà con la sottoscrizione di un protocollo di intesa.