E’ finalmente cominciato il conto alla rovescia che porterà all’apertura dell’attesissimo Terzo Museo Burri, quello dedicato all’intero corpus dell’opera grafica dell’artista tifernate.
L’inaugurazione della nuova sezione, che avrà luogo agli ex Seccatoi, non a caso proprio nel giorno del 102° anniversario della nascita del Maestro, domenica 12 marzo, conclude solo formalmente “l’anno lungo” del Centenario. Le circa 220 opere saranno disposte in modo permanente negli spazi precedentemente riservati alla mostra “Burri Lo Spazio di Materia / tra Europa e USA”, su una superficie di oltre 4000 metri quadri (per un totale di 11.500 mq di superficie espositiva all’interno degli ex Seccatoi). Con le raccolte di Palazzo Albizzini e le sculture all’aperto, complessivamente, il “Polo Burri” a Città di Castello diventa ufficialmente il più esteso Museo privato d’Artista in Italia e nel mondo ed anche uno dei più importanti luoghi del contemporaneo in Europa.
A presentare questa mattina il lungo weekend artistico è stato il presidente della Fondazione Albizzini – Collezione Burri Bruno Corà, insieme al sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta. Il numero uno della Fondazione ha annunciato la presenza di un percorso ben definito, con le opere dislocate nell’ordine dei vari e numerosi cicli, dagli anni ’50 al ’94, anche attraverso opere conservate su teche in vetro, documento autografi, e pubblicazioni rarissime.
“Protagonista di tutto questo – ha ribadito il sindaco Bacchetta – è stata ed è la Fondazione, che ha investito in maniera massiccia in un progetto che ha proiettato Città di Castello in una dimensione internazionale, garantendo alla città possibilità di crescita culturale ed economica”.
Dopo aver comunicato la disponibilità di un catalogo “più agibile, piccolo ed economico” dedicato alla produzione grafica di Burri nella sua interezza, Corà ha anche anticipato importanti novità riguardanti Palazzo Albizzini: tre sale in sequenza con lo stesso tema, dando continuità all’idea dell’artista: nelle ultime due sale a pianoterra, che storicamente ospitavano alcuni esempi della produzione grafica e ormai libere, verranno collocati plastici, modellini e bozzetti di alcuni Grandi Cicli, tra cui quello di Piazza Burri.
La ripresa dei lavori è prevista alle 15 intorno al tema “Tradizione e sperimentazione nell’arte grafica”. In programma interventi di Maria Antonella Fusco, Dirigente Istituto Centrale per la Grafica, Roma; Antonella Renzitti, Responsabile del settore contemporaneo dell’Istituto Centrale per la Grafica, Roma; Nevenka Šivavec, Director International Centre Of Graphic Arts, Lubiana; Eva Bendová, Curator Contemporary Art, National Gallery in Prague, Praga. Seguono, alle 18, comunicazioni di Lorenz Boegli, Atelier für Siebdruck, Müntschemier/Berna; Romolo Bulla, Litografia R. Bulla, Roma; Egidio Fiorin, Colophonarte, Belluno; Kalina Strzalkowski, Druckwerkstatt für handgedruckte Originalgrafik Kurt Zein, Vienna. Il Presidente Corà, leggendo i nomi sopracitati, ha voluto un convegno nel quale avessero parola soprattutto coloro che si “sporcano quotidianamente le mani” nella grafica, operando in stamperie e laboratori italiani e stranieri considerati tra i più importanti del panorama del settore. Persone come quelle con cui Burri amava confrontarsi con il rispetto che l’artista deve ad un altro artista, diversamente creativo.
Domenica 12 marzo, concluso il momento ufficiale del taglio del nastro, previsto alle ore 11, alla presenza del Sottosegretario del Ministero dei Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e delle Autorità regionali e locali, tutti potranno accedere al nuovo Museo e alle altre sale degli ex Seccatoi del Tabacco ma anche alla sede di Palazzo Albizzini, dalle ore 10 alle 18.