A tre mesi dall’elezione del sindaco Umberto De Augustinis e del nuovo Consiglio comunale di Spoleto, si iniziano finalmente a riunire le commissioni sui cui membri era stato raggiunto l’accordo due mesi fa. La prima a farlo è stata la Prima, competente in materia di bilancio, in vista della ripresa dei lavori della massima assise cittadina, fissata per lunedì quando si discuterà delle variazioni al bilancio preventivo 2018 – 2020. Atti passati venerdì con il voto favorevole solo dei consiglieri di maggioranza, che prima però hanno provveduto a nominare il presidente della stessa Commissione.
A ricoprire il ruolo è Roberto Ranucci (Laboratorio), mentre i vice presidenti sono Stefano Proietti (Lega) per la maggioranza, già a capo della Commissione bilancio nella passata consiliatura, e Marco Trippetti (Pd) per la minoranza.
Tra le pratiche illustrate dal dirigente finanziario, Claudio Gori (il cui contratto, legato al mandato della precedente Giunta e temporaneamente prorogato, è in scadenza), alla presenza dell’assessore al bilancio Carlo Conte, anche un contenzioso preesistente tra l’ente e l’attuale assessore all’urbanistica, l’ingegner Francesco Flavoni. Il quale in passato, in qualità di professionista, aveva effettuato una prestazione professionale esterna per il Comune di Spoleto, su cui però nel 2012 si era instaurato un contenzioso sul pagamento. Una causa civile che si è conclusa al tribunale di Spoleto a dicembre 2017 con la condanna dell’amministrazione comunale a pagare Flavoni – che nel frattempo è stato nominato in Giunta – per un ammontare di circa 9.900 euro. Per poter regolarizzare la vicenda, però, è necessario il riconoscimento di un debito fuori bilancio di tale importo. Pratica approvata in Commissione e che la prossima settimana dovrà esserlo anche da parte del Consiglio comunale.
All’interno dell’assestamento di bilancio di previsione, invece, ci saranno anche i costi da sostenere (circa 70mila euro) per il nuovo trasloco dello sportello del cittadino in via Busetti, nella sede della Comunità montana rimasta sfitta dopo il trasferimento degli uffici, risultato poco felice, a palazzo Leonetti Luparini appena un anno fa.