Legambiente plaude alla costituzione della Consulta cittadina per la Mobilità sostenibile, Ambiente e Sicurezza, ma non lesina qualche stoccata. L’associazione ambientalista annuncia che parteciperà all’organo attraverso il presidente Marco Novelli. “Staremo a vedere come opererà la consulta – dichiara Marco Novelli – che sulla carta ha ampie competenze, forse troppe, e quindi nella pratica potrebbe perdersi in mere dichiarazioni di principio, senza aumentare la partecipazione della cittadinanza e fornire una chiara visione complessiva e generale del futuro di città che vogliamo costruire. Associazioni e politica si dovranno impegnare molto”.
Legambiente non risparmia qualche critica: “Fino ad oggi infatti, riguardo al Piano Urbano Mobilità Sostenibile il processo partecipativo è stato carente, e tra istituzioni e cittadini non si è costruito il giusto dibattito e posta la necessaria attenzione su un argomento determinante per la qualità della vita di una comunità. Ricordiamo infatti che secondo i principi fondanti indicati dall’europa, il “PUMS ha l’obiettivo di migliorare la qualità e le prestazioni ambientali delle aree urbane in modo da assicurare un ambiente di vita più sano in un complessivo quadro di sostenibilità economica e sociale, facendo sì che il sistema della mobilità urbana assicuri a ciascuno l’esercizio del proprio diritto a muoversi, senza gravare, per quanto possibile, sulla collettività in termini di inquinamento atmosferico, acustico, di congestione e incidentalità”.
“Ciò che dovremmo scongiurare – dicono – è quanto accaduto sino ad ora in città da sempre e di nuovo per via Campagnola, dove l’adozione di un provvedimento isolato che mira a risolvere situazioni emergenziali non sorretto né da una visione complessiva di città né da una importante partecipazione da parte dei cittadini coinvolti, imprenditori e associazioni (che ad esempio potrebbero anche fornire consigli di ordine tecnico ed esperienze nazionali ed internazionali avendo avuto modo di conoscere molte buone pratiche) sta generando contestazioni. In ambito mobilità infatti il traffico di una via può essere calmierato di poco o spostato altrove, ma è solo con interventi sistemici che indicano una visione strategica che il flusso di veicoli può essere effettivamente diminuito e reso più sostenibile. Stesso principio per le modifiche alla viabilità di Via Nazario Sauro e la scuola di Via Monte Cervino. Si attende quindi l’effettiva e complessiva applicazione del PUMS che prevede zone 30 opportunamente attrezzate, ztl ove necessarie, cambio di viabilità in ottica di riduzione del traffico veicolare e aumento di sicurezza. Magari tutto questo si potrà fare con l’aiuto della consulta in oggetto perchè ricordiamo che la priorità sarà attivare quelle infrastrutture stradali capaci di salvaguardare gli utenti deboli della strada (ciclisti e pedoni).
Legambiente ricorda che, dal rapporto di Ecosistema urbano è emerso quanto Foligno “ha molti indicatori negativi a proposito di viabilità tra cui il numero di incidenti stradali pro-capite e una pessima qualità dell’aria, entrambi i parametri legati sicuramente all’uso eccessivo e deregolamentato dell’auto privata. Siamo a seguire con particolare interesse invece l’attivazione della navetta per Rasiglia, per ora in fase sperimentale, che con la giusta comunicazione, e anche qua una contemporanea azione di limitazione dell’auto privata per accedere al borgo, potrebbe apportare dei benefici al paese meta di turismo da tutto il mondo”.