La relazione con cui è stato inaugurato l’anno giudiziario 2015 della Corte dei Conti non ha risparmiato neanche il comune di Spoleto dove, a seguito di una verifica sulla sana gestione finanziaria della macchina amministrativa per l’anno 2009, sono state riscontrate una serie di presunte irregolarità sulle procedure utilizzate per l’affidamento di incarichi professionali. Irregolarità che hanno reso necessaria la citazione in giudizio dei responsabili dei procedimenti degli incarichi stessi.
Le presunte violazioni riscontrate dalla magistratura contabile riguardano tutta una serie di provvedimenti. In particolare l’omessa pubblicazione della liquidazione dei corrispettivi, che oltre a rappresentare un illecito comporta anche una responsabilità erariale, l’affidamento di incarichi in violazione delle disposizioni di legge (anche in questo caso si prefigurano sia un illecito amministrativo che un danno erariale) e, in ultimo, il ricorso a contratti di collaborazione per lo svolgimento di funzioni ordinarie.
L’amministrazione comunale, in sostanza, si sarebbe avvalsa di consulenze esterne per lo svolgimento di mansioni che avrebbe potuto affidare al personale dipendente già in organico. La responsabilità amministrativa, in questo caso, sarebbe a carico del dirigente che ha stipulato quei contratti di collaborazione. Complessivamente, il danno erariale ipotizzato dalla Procura regionale della Corte dei Conti ammonta a 234mila euro. Più difficile individuare, al momento, i responsabili dei presunti illeciti. Sotto il profilo squisitamente politico la nuova grana dovrebbe riguardare più l’amministrazione dell’ex sindaco Massimo Brunini che il suo successore Benedetti, salito in sella praticamente solo all’inizio del secondo semestre del 2009.
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