Maggioranza mobile in Consiglio comunale, dove sono andati in scena tre modi differenti di dire “no” al Nodino, la variante stradale di Collestrada a cui sta lavorando l’Anas.
L’ordine del giorno del centrosinistra, che invita l’amministrazione a trovare soluzioni alternative e meno impattanti, è stato approvato con i voti favorevoli dei consiglieri di Progetto Perugia, Perugia Civica e riformista, Forza Italia, Blu, Rete Civica Giubilei, Pd, Idee Persone Perugia, Italia Viva e della capogruppo M5S Tizi, mentre si sono astenuti i consiglieri leghisti Mattioni, Ricci, Valigi, Casaccia e Bonifazi , i consiglieri di FdI Mencaglia, Nannarone e Giustozzi, e la consigliera pentastellata Morbello.
L’ordine del giorno di Progetto Perugia, che chiede l’istituzione di un tavolo tecnico con Anas e Regione sul Nodino e interventi sulle quattro corsie e la viabilità secondaria, è stato approvato con 18 voti favorevoli (Mattioni, Valigi, Bonifazi, Casaioli, Puletti, Volpi,Vignaroli, Rampichini, Mencaglia, Nannarone, Giustozzi, Befani, Arcudi, Pici, Cagnoli, Cesaro, Renda, Mori) e 9 astensioni (Giubilei, Bistocchi, Zuccherini, Borghesi, Ranfa, Paciotti, Croce, Maddoli, Morbello).
Astenuta su entrambi gli atti la pentastellata Morbello: “Sono a favore della partecipazione e della condivisione – ha così argomentato – ma non sono d’accordo con la narrazione che si vuol far passare contro il Nodino, che chiaramente rappresenta il primo stralcio del Nodo di Perugia”. Che mette anche in guardia dalla “sindrome Nimby di chi non vuole la strada “nel primo cortile”. Insomma, per Morbello si trovi una soluzione soddisfacente per Nodino, purché venga completato il Nodo, accompagnato dall’Alta Velocità.
Certo, politicamente il “nodo” da sciogliere (con la “n” minuscola questa volta) è per il centrodestra. Che si trova con l’assessore regionale leghista (ma non troppo) Melasecche a spingere per realizzare la variante e la maggioranza di Perugia che è invece perplessa sull’opportunità dell’opera, vista anche la forte mobilitazione contraria di associazioni e comitati. Pubblicamente a favore del Nodino, infatti, finora si sono espressi soltanto gli industriali della sezione di Perugia.