Il movimento civico Umbertide Cambia accende una nuova polemica, stavolta tutta interna al Municipio. Ora nel mirino dei consiglieri Claudio Faloci, Stefano Conti e Luigino Orazi è infatti finito il Consiglio comunale.
La massima assemblea della città non solo non si riunisce più costantemente e tempestivamente, almeno una volta al mese, ma si finisce a discutere di questioni impellenti mesi dopo i fatti, ormai modificati o a decisioni prese. Insomma si parla della neve ad agosto! Le opposizioni non riescono più ad esercitare il proprio mandato
I consiglieri di Umbertide cambia si dicono insomma profondamente “arrabbiati” per tempi, modi e stile in cui vengono convocati i lavori del Consiglio, “il cui regolamento, nonostante gli impegni assunti, non vuole essere cambiato da una maggioranza ed un Sindaco che minimizzano la dialettica democratica”.
Se non vi fossero le richieste di convocazione delle opposizioni ci vedremmo due volte l’anno, ma anche queste, con un’interpretazione abnorme del Regolamento, vengono dilazionate fino ai termini massimi
Come sostiene il capogruppo Faloci “siamo oramai alla palude della politica, che rivela mancanza di idee e confronto della maggioranza, incapace persino di darsi un’agenda delle priorità e di portare in discussione le questioni più attuali e importanti per la comunità. Calzolaro docet: chissà quando riusciremo a discutere i documenti e le proposte presentate”. Umbertide cambia conclude il proprio appello al confronto democratico ricordando come anche la richiesta delle opposizioni di avere uno spazio informativo e comunicativo nel portale istituzionale del Comune – “una cosa scontata per i gruppi consiliari” – sia stata negata. “Stiamo preparando a questo proposito – informano i consiglieri – un quesito al Prefetto”.