Congresso Pd, breve pausa (Covid permettendo) in attesa delle nuove regole per le votazioni nei circoli. Perché a dettare i tempi per conoscere il nuovo segretario dem dell’Umbria potrebbe essere il virus, più che gli organismi nazionali e regionali del partito.
Venerdì sera la Commissione regionale si è confrontata online con il responsabile nazionale organizzazione, Stefano Vaccari, che aveva inviato una nota a tutti i segretari regionali italiani, alla luce dell’evolversi della situazione contagi da Coronavirus in Italia.
A stretto giro, con il supporto del nazionale, la Commissione regionale adeguerà il regolamento e il protocollo Covid per le votazioni nei circoli al nuovo Dpcm. Si dovrà tenere conto anche delle esigenze dei territori. A quel punto potranno essere celebrate le assemblee territoriali, garantendo il dibattito congressuale anche online attraverso la videoconferenza. Le nuove norme dovranno prevedere anche possibili ulteriori misure restrittive locali e nazionali.
Il voto rimarrà comunque in presenza, seppure con modalità per evitare gli assembramenti .
È stata decisa pertanto una proroga della scadenza dei congressi, le cui date saranno definite nelle prossime ore, per consentire di ridefinire il calendario anche dei congressi rinviati. Entro lunedì la Commissione dovrebbe indicare le nuove tempistiche dei congressi in Umbria.
E’ stata individuata una possibile soluzione per quei circoli i cui segretari non siano nelle condizioni di organizzare il congresso e per i congressi con candidati unitari (eventuali circoli e comunali, nonché il provinciale di Terni). Nel regolamento congressuale e nel protocollo Covid dovranno essere sciolti quei nodi che consentiranno di comprendere esattamente le responsabilità dei segretari e dei tesorieri di ciascun circolo.
Se i tempi per gli adeguamenti normativi e procedurali saranno lunghi, possibile a questo punto che il Pd umbro resti commissariato ancora per mesi, viste le preoccupanti previsioni sull’andamento dei contagi Covid in Italia. A quel punto, presumibilmente, si riaprirebbe la disputa sulle regole dei Congressi, in particolare sugli iscritti aventi diritto al voto.