CONFERENZA STAMPA DI BILANCIO PER IL DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA' CONTRIBUTIVA - Tuttoggi.info

CONFERENZA STAMPA DI BILANCIO PER IL DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA' CONTRIBUTIVA

Redazione

CONFERENZA STAMPA DI BILANCIO PER IL DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA' CONTRIBUTIVA

Ven, 29/05/2009 - 18:10

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Esattamente dieci anni fa un protocollo di intesa tra Regione Umbria, Inps, Inail e Casse Edili di Perugia e Terni sanciva la nascita del Documento Unico di Regolarità Contributiva, il Durc, uno strumento innovativo, nato sulla scia del sisma del 1997, che ha rappresentato un baluardo a difesa delle imprese e dei lavoratori. Stamani nel corso di una conferenza stampa è stato ripercorso il cammino compiuto in questi dieci anni.

Erano presenti Maria Grazia Falcini, Presidente della Cassa Edile di Perugia, Lamberto Bottini, Assessore regionale all'Ambiente, Tino Tosti, vice Presidente della Cassa edile di Perugia, Giampaolo Cianchetti, Direttore regionale dell'Inps e Annarita Cappabianca, dell'Inail. Hanno partecipato inoltre i rappresentanti delle Associazioni datoriali delle imprese del settore edile (Ance-Confindustria, Unione delle Costruzioni-Cna, FederazioneEdili-Confartigianato) e dei Sindacati di categoria dei lavoratori (Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil).

Il rilascio del Durc è stato affidato da subito alle Casse Edili di Perugia e Terni che hanno aperto al pubblico uno sportello apposito e in breve tempo sono riuscite a dare corpo e operatività a questo progetto.

Dal 1999 a oggi, i Durc rilasciati sono stati complessivamente 69.800 di cui 66 mila a Perugia e 3.800 a Terni. Il Durc permette di attestare, con un'unica richiesta, la regolarità di un'impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile. Con il DURC le imprese appaltatrici possono comprovare il proprio stato di regolarità, ai fini dell'affidamento di lavori pubblici e privati, mediante la presentazione di un solo documento.

“Lo sportello appositamente istituito presso le Casse Edili di Perugia e Terni – ha detto la presidente Falcini anche a nome del presidente di Terni – ha emesso il primo Durc il 31 maggio 1999. Fin da subito le due Casse hanno profuso un notevole impegno nelle attività di rilascio del Durc. A spingere in modo determinato affinché questo progetto si realizzasse e la ricostruzione post sismica avvenisse nel rispetto delle regole e della concorrenza leale, è stato Paolo Piselli all'epoca e per molti anni presidente della Cassa Edile di Perugia. Piselli, infatti, insieme agli allora rappresentanti delle organizzazioni datoriali e dei sindacati dei lavoratori, ha avuto il merito di dare avvio ad una esperienza che è poi diventata un punto di riferimento nazionale”.

Lo strumento del Durc Umbria, frutto di un forte spirito di collaborazione tra associazioni delle imprese, sindacati dei lavoratori e istituzioni regionali, è stato voluto con l'intento principale di garantire che l'esecuzione dei lavori di ricostruzione post sismica venisse assegnata a imprese regolari e affidabili sia sul piano della qualità dei lavori sia su quello dell'attenzione alla sicurezza dei lavoratori. Il Durc ha anche avuto il grande pregio di semplificare l'enorme massa di adempimenti burocratici spettanti alle imprese snellendo le procedure senza per questo diminuirne l'efficacia.

“In questi anni – ha evidenziato l'Assessore Bottini – il Durc ha svolto pienamente il suo ruolo di dare trasparenza e regolarità contribuendo alla qualificazione del sistema. Questo è stato possibile grazie a tutti i soggetti che hanno fortemente voluto la sua nascita e che hanno contribuito a realizzare uno strumento grazie al quale l'Umbria è un punto di riferimento in Italia”.

L'esperimento umbro ha avuto riscontri talmente positivi che il legislatore ha introdotto l'obbligo del DURC per tutti i lavori pubblici e privati da eseguire sul territorio nazionale anche se, per ora, tenendo conto solo della “correttezza” contributiva ma non del rapporto che c'è tra la regolarità contributiva e l'entità stessa dei lavori appaltati, la cosiddetta congruità. In Umbria invece il Durc della ricostruzione, a differenza dell'attuale Durc nazionale, non si limita al semplice controllo della regolarità formale (assenza di debiti e corrispondenza tra il denunciato ed il versato), ma valuta anche la congruità e cioè l'esistenza di una minima corrispondenza tra la tipologia ed entità dei lavori svolti e la manodopera dichiarata dall'impresa a Inps, Inail e Cassa Edile. In quest'ottica, di recente, la Regione Umbria, con la modifica della legge regionale 1/2004, ha fatto ulteriori passi in avanti all'insegna della trasparenza e della regolarità con l'estensione del Durc e l'introduzione del principio di congruità anche ai lavori privati. Nonostante il modello sviluppato in Umbria abbia ampiamente dimostrato la sua efficacia, il suo recepimento a livello nazionale incontra ancora molti ostacoli. Ciò potrebbe andare a discapito delle imprese umbre, da anni soggette a controlli severi e stringenti, causando una disparità concorrenziale con le imprese delle altre regioni che non subiscono controlli altrettanto rigorosi e devono soltanto rispondere all'obbligo di un Durc Nazionale le cui modalità di accertamento non entrano nella vera sostanza della posizione contributiva delle imprese.


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