Confartigianato Terni chiede un incontro al Prefetto e si appella agli Istituti di Credito della Provincia. Troppe le difficoltà causate dai mancati e ritardati pagamenti da parte di Ast alle Aziende Terze, che stanno mettendo a dura prova la tenuta di tutto il sistema imprenditoriale ternano, costituito dalle Micro e Piccole Imprese dell’indotto (circa 2.000 dipendenti).
La nota di Confartigianato:
“Visto il perdurare della vertenza AST/TK, unita ad altre già vissute dal Territorio (Polo Chimico – Basell – SGL CARBON – etc.), rispetto alle quali non si intravedono soluzioni nel breve periodo, e viste le difficoltà della tenuta di tutto il sistema imprenditoriale ternano, costituito dalle Micro e Piccole Imprese dell’indotto che conta circa 2.000 dipendenti, Confartigianato Imprese Terni, in data odierna, ha richiesto un incontro a Sua Eccellenza il Prefetto Bellesini ed ha inviato una comunicazione indirizzata agli Istituti di Credito del Territorio. Si chiede di poter mettere in atto, anche attraverso la collaborazione del proprio Confidi, tutti gli strumenti necessari che possano garantire la massima flessibilità operativa alle Aziende Associate”.
“I danni economici e sociali che si stanno registrando sono ormai rilevanti – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Terni, Giuseppe Flamini – soprattutto viene messa a dura prova la struttura finanziaria delle Aziende Terze, causa i mancati e ritardati pagamenti delle commesse da parte di AST/TK, determinando un aggravamento della situazione complessiva di illiquidità che stanno vivendo le nostre Aziende ormai da un triennio”