Confartigianato Terni "Disoccupazione giovanile a livelli drammatici" - Tuttoggi.info

Confartigianato Terni “Disoccupazione giovanile a livelli drammatici”

Luca Biribanti

Confartigianato Terni “Disoccupazione giovanile a livelli drammatici”

Report dell'associazione di categoria sulla situazione economica del territorio
Gio, 09/07/2015 - 13:05

Condividi su:


di Confartigianato Terni

Sono inequivocabili i dati delle indagini congiunturali che riguardano le Imprese italiane e del Territorio. Analizzando tutti gli aspetti dell’andamento economico della regione Umbria: pil, reddito, produzione industriale, ordinativi, occupazione, consumi, demografia d’impresa, export, credito, e molto altro, emerge un quadro che sembra preannunciare ancora fragilità.

Se il rapporto Ires prospetta segnali di ripresa dopo la metà del 2015, riteniamo necessario, perché questa ripresa veda realmente la luce, puntualizzare e mettere a fuoco le criticità più preoccupanti e suggerire le linee strategiche diventate prioritarie ed urgenti per le Imprese.

La sfida per ripartire, nel nostro Paese e nella nostra Regione, non è stata ancora vinta. Tutt’altro.

La disoccupazione, per esempio, registra dati ancora pesanti (in Italia attorno al 12,7%, in Umbria l’11,3%). Ancor più drammatici quelli che riguardano la disoccupazione giovanile (under 25),  salita al 42,5%.  E’ vero che al I trimestre di quest’anno evidenziano uno 0,6% di crescita dell’occupazione complessiva, dipendente certo da sgravi contributivi, nuove regole (Jobs Act, ecc.), ma non basta a far ripartire il sistema lavoro e l’economia. E’ necessario che i piccoli segni di ripresa vengano colti per riflettere circa la validità di alcuni provvedimenti intrapresi, come  in questo caso, nel mercato del lavoro. L’artigianato, per esempio, rappresenta una palestra fondamentale più che mai per i giovani. Basti pensare che nel 2013 nelle imprese artigiane della provincia di Terni,  i dipendenti con meno di 35 anni hanno rappresentato il 42,3%, a fronte del 24,0% medio per il totale dei dipendenti (media disponibile per il Centro Italia con dati che Confartigianato Nazionale pubblicherà a Settembre prossimo). In questa prospettiva non possiamo non riflettere su come al mancato sostegno alle imprese artigiane conseguono meno opportunità per l’occupazione dei giovani del territorio.

Riteniamo che concentrarci sulle riforme interne della nostra Regione possa portare miglioramenti e dati più confortanti.

Allo stesso modo, riteniamo che porre l’attenzione nei confronti delle riforme più urgenti (fisco, giustizia, semplificazione..) sia urgente e necessario per far crescere le imprese che in questo momento non vedono grandi cambiamenti e movimenti nell’economia locale.

E’ difficile fare impresa in Italia e oggi abbiamo bisogno di un Paese più competitivo, in un’Europa più competitiva, in un momento in cui nel mondo l’economia italiana non cresce. A tal proposito le nostre Imprese non demordono e in questi anni di forte crisi, lo hanno dimostrato operando in mercati alternativi a quelli locali, portando le esportazioni  umbre a quota 870 milioni di euro, registrando una  crescita «pari al 5,2%», (al netto del settore della siderurgia che come noto risente dell’export di TK-AST), superiore a quella della media nazionale pari al 3,5%. A Terni ammonta a 100 milioni annui il valore assoluto dell’export registrato (sempre al netto del settore siderurgia).

Dobbiamo pensare a come contribuire al consolidamento di questi piccoli segnali positivi, investendo energie e risorse in tutti quegli elementi che possono fare la differenza e rendere la nostra Regione più attrattiva. Per esempio investendo sulle infrastrutture e vie di comunicazione, che possano diventare fonte di reddito e non più mera spesa per gli imprenditori e i cittadini, completare quelle infrastrutture finalizzate alla gestione quotidiana delle attività dei nostri imprenditori, come la Piattaforma logistica; guardare al futuro del Territorio che vuol dire anche non perdere  di vista la strategicità e le potenzialità dei Territori confinanti come la vicina Roma, e ancora, approfondire tutti quei temi che parlano di innovazione, città smart, potenziando le attività tradizionali, investendo sull’artigianato digitale e sul turismo, anche attraverso la valorizzazione dei prodotti d’eccellenza del Territorio. Il tutto mantenendo viva l’idea dell’importanza che l’industria e la produzione manifatturiera continuano ad avere anche per il nostro indotto, rendendo strategico il Territorio.

Più di tutti, però, Confartigianato Imprese Terni auspica che vengano presi in considerazione i dati più pesanti che  affliggono la nostra economia e riguardano la FISCALITA’, LA BUROCRAZIA, IL CREDITO e temi di particolare interesse come gli APPALTI PUBBLICI e i PAGAMENTI DELLA PA.

FISCALITA’ – La pressione fiscale continua a essere un carico troppo gravoso per gli artigiani e le micro, piccole e medie imprese. In Italia più di otto aziende su dieci non hanno visto, e di conseguenza nemmeno intercettato, l’inversione di tendenza dopo la recessione. Il fisco appare essere di gran lunga la maggiore preoccupazione delle imprese. Una riforma del sistema che porti alla riduzione del carico fiscale è il desiderio più espresso tra gli imprenditori.

La razionalizzazione e l’efficientamento della spesa Pubblica, che da sola può consentire la riduzione della Pressione Fiscale, anche a livello locale, non possono che essere tra le priorità che desideriamo sottoporre all’attenzione della nuova  Giunta della Regione Umbria e delle Amministrazioni Locali.

“Imu e Tasi più pesanti per le imprese dell’Umbria” – Un triste primato evidenziato anche dai quotidiani nazionali e che incombono su capannoni e laboratori con tasse aumentate del 18,4% in 2 anni. Un aumento (giunto ad un’aliquota del 10,34 per mille) che riteniamo iniquo per immobili che non sono di lusso, ma che, al contrario, rappresentano produzione, lavoro ed occupazione.

Alla richiesta di riforme concrete e sgravi in ambito fiscale, i nostri imprenditori  e i cittadini, si vedono rispondere con continui aumenti di spesa.

Un fisco che, oltre che essere oneroso, è complicato. (Dal 2008 al 2014 sono state approvate 752 norme fiscali di cui 468 adempimenti delle imprese).  Per ogni norma fiscale che semplifica, quasi 5 complicano la vita delle imprese. E qui veniamo ad un secondo punto di fondamentale importanza…

LA SEMPLIFICAZIONE – Insistente risulta anche la richiesta di un intervento urgente per la semplificazione: il 42% vorrebbe snellire la burocrazia, mentre un 18% di imprese chiede interventi per una giustizia più rapida e snella. Le Aziende che rappresentiamo, Micro, Piccole e Medie Imprese ritengono necessario dare segnali determinanti di accompagnamento al “fare Impresa” e soprattutto suggerire e chiedere misure urgenti per uscire dalla crisi economica che ha rappresentato una reale devastazione del tessuto  imprenditoriale.

Per rimettere in moto la macchina delle Micro e Piccole Imprese, che in Umbria rappresentano oltre il 99%  dell’economia, occorre ridare fiducia alle stesse; incentrare l’attenzione su due fattori importanti: la risoluzione di gravi problematiche di settore ed un Progetto di rilancio.

Più volte abbiamo evidenziato, in questi ultimi anni, le  proposte che potrebbero fare la differenza, contribuendo  alla risoluzione degli annosi problemi del Territorio e favorendo iniziative di business e Progetti per la ripresa.

Vorremmo fare un plauso ai propositi dichiarati dalla nuova Giunta Regionale in tema di semplificazione e sburocratizzazione. Aziende e cittadini attendono risultati tangibili e riteniamo che porre attenzione allo snellimento delle procedure burocratiche possa dare un forte segnale anche nei confronti delle questioni che riguardano gli sprechi di risorse pubbliche.

Ridare centralità all’impresa significa liberarla da tutti gli ostacoli amministrativi e burocratici che gravano inutilmente sulla gestione delle aziende, con sprechi di denaro pubblico e di tempo. Un’Amministrazione che guarda alla concretezza e alla pragmaticità.

Il lavoro e le Imprese vanno rimessi al centro della nostra economia, ma è urgente incrementare tutti gli strumenti fondamentali che accompagnano le Imprese nell’intero ciclo della vita e ne facilitano la nascita (start-up) e danno ossigeno e continuità a quelle già esistenti che devono quotidianamente fare i conti con la concorrenza e con la discriminazione dimensionale. Le nostre imprese non rappresentano genericamente solo un fattore economico, ma rappresentano le eccellenze e il MADE IN ITALY , ma per continuare a mantenere questi standard qualitativi, hanno bisogno di politiche riservate alla micro piccola impresa e che le stesse vengano monitorate di quando in quando per evitare  lo spreco di risorse.

CREDITO – Prestiti e Finanziamenti all’Artigianato nella nostra Regione, e a Terni, si traducono in dati che riguardano l’accesso al credito e le sofferenze.

Finanziamenti spesso finalizzati a fronteggiare la situazione di illiquidità delle aziende ed il fabbisogno quotidiano, e non investimenti per far crescere o ricapitalizzare le Imprese. Prosegue il trend negativo (dal 2011) del calo dei prestiti (-0,2% a marzo 2015). Il credito alle imprese a marzo ha fatto segnare un -1,6% (il 2014 si era chiuso a -2,8%) con il calo che si attenua soprattutto per le imprese manifatturiere, mentre peggiora per i servizi. La qualità del credito va ulteriormente deteriorandosi con la crescita delle sofferenze nel 2014 (influisce molto l’edilizia), dato peggiore di quello nazionale. La domanda del credito cresce, ma i vincoli bancari restano stringenti e sotto scacco delle norme di Basilea.

E’ necessaria una politica urgente per ristabilire e rinvigorire i rapporti tra imprese e banche, affinché le imprese non siano costrette a rivolgersi a fonti di finanziamento alternative a quelle etiche e legali presenti. Fermamente convinti, a tal proposito, che siano di fondamentale importanza i Consorzi  di Garanzia Fidi, ci preme condividere la recente  costituzione di ‘FidinRete Confartigianato’, la rete nazionale dei Consorzi di Garanzia Fidi appartenenti al sistema Confartigianato. Oltre a promuovere azioni comuni per potenziare l’attività dei singoli Confidi, condivide le competenze e le capacità dei Consorzi per renderli sempre più efficaci nel favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese.

Oltre alla stretta creditizia da parte delle Banche, in questi anni si è aggiunto il “fenomeno” dei ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che  restano un motivo di deficit ed illiquidità per le Imprese. (La classifica dei peggiori pagatori, comunica la CGIA di Mestre, mette i Comuni al primo posto (144 giorni di ritardo il Comune di Catanzaro), a seguire ci sono le ASL (126 giorni di ritardo in Molise) e il Ministero dell’Economia (82 giorni).

 APPALTI PUBBLICI PREMIALITA’ PER LE IMPRESE  APPALTANTI DEL TERRITORIO UMBRO – Come previsto anche dalle Direttive Europee, auspichiamo che le Imprese del Territorio  tenute maggiormente in considerazione nella partecipazione agli appalti pubblici e che nella valutazione degli stessi vengano valutai criteri che abbiano a che fare con la tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, oltre che la sicurezza e la qualità dei lavori (no al massimo ribasso) .

Dare più attenzione alle imprese del Territorio tutela l’economia e l’occupazione locale e contribuisce  alla politiche di risparmio energetico e di tutela ambientale negli spostamenti a lungo raggio. Importante sottolineare anche la reperibilità di informazioni e documenti altrimenti di difficile acquisizione.

Confartigianato Imprese Terni auspica un impegno concreto da parte della nuova Giunta Regionale, fatto di politiche a sostegno dell’Impresa affinché  quest’ultima non venga lasciata in una condizione di solitudine. Voltare pagina con questi presupposti consentirà una vera ripresa.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!