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Condanna di Coletto per razzismo, Briziarelli: il Pd non dia lezioni sulla sanità

Dopo la levata di scudi dei consiglieri regionali della Lega, a difendere l’assessore alla Sanità e al Sociale Luca Coletto è il senatore Luca Briziarelli. A chiedere la testa del neo assessore erano stati il capogruppo del Pd, Tommaso Bori, e il commissario regionale dem Walter Verini, ricordando come Coletto abbia ricevuto una condanna penale (passata in giudicato nel 2009) per frasi razziste e discriminatorie contenute in un volantino promosso nel 2001 dalla Lega in Veneto per una raccolta firme finalizzate a far sgombrare un campo rom a Verona.


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Che il Pd pretenda di dare lezioni agli altri su come governare l’Umbria – attacca Briziarelli – con tutto quello che ha combinato in questi anni, dall’ambiente ai trasporti passando per l’economia è grave, ma che lo faccia in materia di sanità è addirittura offensivo nei confronti dei cittadini e degli operatori onesti che nonostante tutto tengono in piedi la nostra sanità”.


“Coletto condannato per razzismo”: il Pd all’attacco


Ma dov’era Tommaso Bori in questi anni – continua il senatore – quando i rappresentati politici ed istituzionali del suo partito, alcuni dei quali ancora in quest’aula, distruggevano la nostra regione senza che lui proferisse parola? Al capogruppo del Pd umbro non è piaciuto quello che ha letto sul nostro programma in materia di sanità, a noi non è piaciuto quello che abbiamo letto sui giornali e, soprattutto, sui verbali della Procura e che probabilmente è solo l’inizio: dai concorsi agli appalti, dalle liste d’attesa alle strutture da rimettere a nuovo, un sistema dell’emergenza urgenza da rivedere, per non parlare dell’organismo delle convenzioni con il sistema sanitario“.

Stendo un velo pietoso sui dati relativi alla povertà, al disagio giovanile – prosegue Briziarelli – e sull’incapacità persino di liquidare nei tempi i 5 milioni di euro del fondo regionale della non autosufficienza atteso da migliaia di famiglie. Di fronte a tutto questo – conclude il senatore umbro del Carroccio – Bori non ha trovato nulla di meglio da fare che attaccare in maniera strumentale l’assessore Coletto per un’iniziativa politica vecchia di quasi 20 anni (una raccolta firme contro i campi rom) che
nulla ha a che fare con il suo operato di assessore e di sottosegretario alla Sanità per il quale è stato unanimemente apprezzato. Non permetteremo a nessuno – conclude Briziarelli – di distrarre l’opinione pubblica dalle proprio gravi responsabilità, nascondendosi dietro alla sacrosanta difesa dei diritti e della democrazia che ha in questa maggioranza i primi sostenitori”.