Cronaca

Concorsopoli, condanna per Bocci, Marini e Barberini: la sentenza AGGIORNAMENTI

Condannati l’ex governatrice umbra Catiuscia Marini (nella foto nel giorno della conferenza stampa dopo l’avvio del primo filone dell’inchiesta), l’ex assessore alla Sanità Luca Barberini e l’ex sottosegretario agli Interni e all’epoca segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci. E’ la sentenza di primo grado nel processo per la cosiddetta Concorsopoli umbra sulla sanità, che determinò il terremoto politico che portò alla fine anticipata dell’amministrazione regionale guidata dal centrosinistra.

La Corte, presieduta dal giudice Marco Verola, ha accolto la tesi dell’esistenza di una associazione per delinquere finalizzata a pilotare i concorsi per le assunzioni del personale in sanità, per la quale gli stessi pm titolari dell’inchiesta, Formisano e Abbritti, avevano chiesto l’assoluzione. Accusa però per la quale sono stati condannati Bocci e Barberini, insieme all’ex direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera, Maurizio Valorosi. Ma non Marini, alla quale vengono invece contestati due episodi relativi ad altrettanti concorsi banditi da Asl1 e Azienda ospedaliera di Perugia.

Le condanne

Luca Barberini è stato condannato a 3 anni; Gianpiero Bocci a 2 anni e 7 mesi; Catiuscia Marini a 2 anni; Maurizio Valorosi a un anno. I pm avevano chiesto per i 30 imputati 23 condanne e 7 assoluzioni.

Risarcimenti

I condannati dovranno risarcire in sede civile, a vario titolo, le parti civili costituite: Regione Umbria; Azienda ospedaliera di Perugia; Usl Umbria; Cittadinanzattiva.

Una sentenza, quella di primo grado, che era sostanzialmente attesa. Con le difese convinte di ribaltare l’impianto accusatorio e quindi la sentenza in appello.

(ultimo aggiornamento ore 14.30)