“Siamo oggi qui davanti a questi cancelli per non dover essere domani in qualche altra struttura simile della nostra regione”. Questa mattina Cgil e Spi Cgil di Perugia, insieme alla Lega Spi Cgil di Assisi e Bastia, hanno dato vita ad un presidio davanti alla comunità “L’alveare” di Torghiagina (Assisi), finita al centro di un’indagine del Nas per presunti gravi maltrattamenti sui pazienti, persone deboli, in molti casi malati psichici. “Prima di tutto è a loro che vogliamo testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza – ha spiegato davanti all’ingresso della struttura Rita Paggio, segretaria generale dello Spi Cgil dell’Umbria – e poi vogliamo sollecitare interventi adeguati affinché situazioni come questa, purtroppo non la prima nel suo genere, non si verifichino più”. Cgil e Spi chiedono dunque alle istituzioni, in primis alla Regione, maggiori controlli sulle strutture che ospitano persone non autosufficienti, in molti casi anziani. Un controllo che però, secondo il sindacato, non deve essere solo “istituzionale”, ma anche sociale. “Chiediamo di aprire strutture come questa al territorio, di consentire l’ingresso e lo scambio con la società regionale, con il volontariato, con l’associazionismo e con il sindacato – ha aggiunto Paggio – perché siamo convinti che, come era nello spirito della legge Basaglia, vadano superate prima di tutto la chiusura e l’isolamento a favore di integrazione e partecipazione”.
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Al presidio, insieme allo Spi Cgil era presente anche la Cgil di Perugia, con il segretario generale Filippo Ciavaglia: “Il nostro pensiero va anche ai tanti lavoratori onesti che operano in strutture di accoglienza e cura nel nostro territorio – ha detto Ciavaglia – troppo spesso in condizioni non adeguate rispetto alla delicatezza di un lavoro come questo, che genera livelli altissimi di stress. Un adeguata formazione e il rispetto dei contratti e delle norme sono quindi fondamentali, anche a tutela degli stessi pazienti e ospiti di queste strutture. Per questo – ha concluso il segretario della Cgil di Perugia – i controlli dovrebbero riguardare anche le condizioni di chi lavora in questo settore”.