Terni

Comune Terni ‘sconta’ del 50% multe Ztl, Fiorini “Ho denunciato alla Procura Contabile”

“Non è comprensibile l’operato dei Dirigenti del Comune di Terni e dell’Assessora Scarcia rispetto alla decisione di ridurre del 50% circa l’importo totale delle multe a carico di un privato e di una società” – è quanto dichiarato dal consigliere Emanuele Fiorni che ha deciso di sottoporre il caso alla Procura Contabile. Secondo quanto appreso da TO si parla di due accordi di transazione per un totale di circa 400 multe, indirizzate a un’azienda (43.541,90 euro) e un privato (19.464,24 euro) per continui passaggi ‘illegittimi’ nella Ztl ed entrambe ‘scontate’ del 50% dal Comune di Terni nel 2020.

“Operazione impossibile dal punto di vista giuridico”

“Giuridicamente non è possibile ridurre l’introito derivante dalle multe inoltre, così facendo, si è creato un precedente – scrive Fiorini in una nota – Adesso tutti i cittadini potrebbero chiedere la riduzione del 50% sulle loro multe. Anche da un punto di vista morale non è ammissibile agevolare qualcuno a discapito di altri cittadini che si sono visti notificare multe ed hanno pagato per intero il loro importo. Un’amministrazione Comunale dovrebbe operare con imparzialità”.

Tutti sotto attacco

“Come ha fatto la Dirigente, nonché Comandante della Polizia Locale Gioconda Sassi a mettere in atto tale operazione, essendo la stessa di recente vincitrice di concorso e dovendo essere, la fattibilità e conoscenza dell’istituto della transazione? – si chiede Fiorini – Inconcepibile è pure il comportamento del Dirigente Francesco Saverio Vista, responsabile del personale e dell’Assessora Giovanna Scarcia con deleghe al personale e alla Polizia municipale”.

La giurisprudenza e la Cassazione sulle multe

“In merito all’ammissibilità della transazione in ordine a multe vi sono dei pronunciamenti sia della Corte Suprema di Cassazione, sia della Corte dei Conti – sepcifica Fiorini – Al riguardo si ricorda come il requisito essenziale dell’accordo transattivo sia la patrimonialità del rapporto giuridico e affinchè una transazione sia validamente conclusa è necessario, da un lato, che essa abbia ad oggetto una res dubia e cioè che cada su un rapporto giuridico avente, almeno nella opinione delle parti, carattere di incertezza e dall’altro che, nell’intento di far cessare la situazione di dubbio venutosi a creare fra loro, i contraente si facciano delle reciproche concessioni (Corte Suprema di Cassazione, Sez. II, sentenza n. 11117 del 6 ottobre 1999)”.

“Il potere punitivo dell’amministrazione e le misure afflittive che ne sono l’espressione appartengono all’ambito delle potestà e dei diritti indisponibili, in merito ai quali è escluso che possano concludersi accordi transattivi con la parte privata destinataria di interventi sanzionatori (Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia, 1116/2009/PAR e 108/2018 PAR)”.

Denuncia alla Procura Contabile

“Per quanto accaduto ho deciso di inviare tutta la documentazione alla Procura contabile – tuona Fiorini – perché tale condotta oltre a generare un possibile danno erariale all’ente, non è rispettosa di quanti hanno pagato e pagano le multe per intero, oltre a non essere espressione di un operato dell’Amministrazione ispirato ad imparzialità”.

Multe scontate “Pericoloso precedente”

“Se la Corte dei Conti dovesse esprimersi favorevolmente sull’operato dei Dirigenti – conclude Fiorini – tutti i cittadini che negli ultimi 5 anni si sono visti notificare multe potrebbero richiedere il rimborso del 50%”.